Fiesta de la Mare de Déu de la Salut

Cada año se celebra en Algemesí, Valencia, la fiesta de la Mare de la Déu de la Salut, que festeja a Nuestra Señora de la Salud.  Se trata de una fiesta religiosa y popular que tiene lugar en septiembre y que llama la atención por la viveza de sus celebraciones.

Es un momento en el que la comunidad se reúne para celebrar su historia y sus tradiciones. Fue declarada Patrimonio Cultural Inmaterial de la Humanidad por la UNESCO en 2011.

La celebración gira en torno a la figura de Nuestra Señora de la Salud, venerada por los fieles locales. Es una fiesta de bailes, representaciones y rituales medievales.

Un momento espectacular de la fiesta es cuando los jóvenes corren descalzos por las calles de la ciudad, portando imágenes religiosas en procesión. Esta práctica, que representa el vínculo entre el pueblo y su Virgen, es uno de los momentos más emotivos e intensos de la fiesta, símbolo de devoción y valentía.

La Festa de la Mare de Déu de la Salut representa un momento de profunda identidad cultural y tradición.

Desde el punto de vista turístico, la fiesta atrae cada vez a más visitantes, deseosos de sumergirse en una tradición arraigada en el pasado pero viva y vibrante. 

Así es, la Festa de la Mare de Déu de la Salut es un magnífico ejemplo de cómo se pueden preservar y celebrar las tradiciones locales manteniendo el vínculo entre la comunidad y su historia. 

L’autrice

Alba di Egness, madrelingua spagnola, laureata in economia e con un master in marketing, si trasferisce in Italia nel 2016 e si specializza nell’insegnamento dello spagnolo per studenti di madrelingua italiana. Content creator e Fondatrice dell’Accademia Egness, la prima scuola online di spagnolo per italiani.

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Cisco Packet Tracer: un laboratorio virtuale per dare vita alle reti

Nell’unità 2 del volume 3 del testo “Informatica bit a bit

(edizioni Tramontana, adottabile per i licei scientifici delle scienze applicate), abbiamo avuto l’opportunità di esplorare il potenziale di Cisco Packet Tracer.

Nell’attuale era digitale, acquisire conoscenze sul funzionamento delle reti informatiche è diventato un requisito essenziale e cruciale per il futuro professionale dei nostri studenti, tuttavia, spiegare concetti complessi come il modello TCP/IP, il routing, il funzionamento dei protocolli o le minacce alla cybersecurity attraverso la sola teoria può risultare astratto e poco coinvolgente. 

È qui che strumenti innovativi come Cisco Packet Tracer si rivelano alleati preziosi per la didattica, trasformando l’apprendimento in un’esperienza pratica, interattiva e profondamente significativa.

Cisco Packet Tracer è un potente software di simulazione di rete gratuito offerto da Cisco nell’ambito della sua iniziativa Skills for All, che prevede anche la frequenza di più corsi online gratuiti davvero molto interessanti.

Gli studenti possono simulare la creazione, la configurazione e il test di reti realizzate per la soluzione di problemi complessi, il tutto in un ambiente virtuale, senza la necessità di costose apparecchiature fisiche. 

In questo modo possiamo trasformare concetti teorici in esperienze pratiche, i nostri studenti possono costruire attivamente le proprie reti, trascinando e connettendo virtualmente router, switch, computer, server e altri dispositivi, possono poi configurare le interfacce, assegnare indirizzi IP, implementare protocolli di routing e osservare in tempo reale il flusso dei dati. Questa interazione diretta con gli elementi della rete favorisce una comprensione più profonda e duratura dei meccanismi sottostanti.

Gli studenti possono osservare i pacchetti di dati viaggiare attraverso i cavi virtuali, analizzare gli header dei protocolli e comprendere come vengono prese le decisioni di routing.

In un ambiente di laboratorio fisico, la sperimentazione con configurazioni complesse o l’introduzione di errori intenzionali può portare a danni alle apparecchiature, Packet Tracer offre un ambiente sicuro e isolato dove gli studenti possono sperimentare liberamente, provare diverse configurazioni, commettere errori e imparare da essi senza conseguenze reali. 

Come si è detto, Packet Tracer è un’applicazione completamente gratuita e accessibile a chiunque si iscriva a uno dei corsi gratuiti di Skills for All di Cisco, questa facilità di accesso elimina le barriere economiche e logistiche spesso associate all’allestimento di laboratori fisici, rendendo la simulazione di rete uno strumento alla portata di tutte le istituzioni scolastiche.

Scopri il corso Informatica bit a bit.

 

 

 

 

 

 

 

Il significato della Pasqua: tra fede e tradizione

La Pasqua è una delle festività più importanti e sentite nel mondo cristiano, celebrata per commemorare la resurrezione di Gesù Cristo. Questo evento, che secondo i Vangeli avvenne il terzo giorno dopo la sua crocifissione, rappresenta il fulcro della fede cristiana, simboleggiando la vittoria sulla morte e la promessa di una nuova vita.

Origini e significato religioso

La parola “Pasqua” deriva dall’ebraico “Pesach”, che significa “passaggio”. Questa festività affonda le sue radici nella tradizione ebraica, dove si celebra la liberazione del popolo d’Israele dalla schiavitù in Egitto, come narrato nell’Antico Testamento. Durante la Pesach, gli ebrei commemorano l’evento del passaggio del Mar Rosso guidati da Mosè.

Con l’avvento del cristianesimo, la Pasqua assunse un nuovo significato: il “passaggio” dalla morte alla vita di Cristo, simbolo della nuova alleanza tra Dio e l’umanità.

Per i cristiani, la Pasqua segna la fine della Settimana Santa, che inizia con la Domenica delle Palme e attraversa momenti cruciali come il Giovedì Santo, con l’Ultima Cena, e il Venerdì Santo, giorno della crocifissione di Gesù. La Domenica di Pasqua celebra il ritorno alla vita del Messia e la redenzione dell’umanità, portando un messaggio di speranza e rinnovamento spirituale.

La data della Pasqua varia ogni anno poiché segue il calendario lunare: si celebra la prima domenica dopo la prima luna piena di primavera, secondo il computo stabilito dal Concilio di Nicea nel 325 d.C.

Tradizioni pasquali

La Pasqua non è solo una festa religiosa, ma ha assunto nel tempo anche una forte connotazione culturale. In molte parti del mondo, le celebrazioni pasquali includono riti e tradizioni legate alla rinascita e alla primavera.

  • L’agnello. In molte culture, l’agnello pasquale rappresenta il sacrificio di Cristo ed è un piatto tipico della festività.
  • La colomba pasquale. Dolce tradizionale italiano, simboleggia la pace e la speranza.
  • Le processioni e le rappresentazioni della Passione di Cristo. In molte città e paesi, la Pasqua è accompagnata da riti suggestivi che ripercorrono gli ultimi momenti della vita di Gesù.
  • Le campane di Pasqua. In diversi paesi europei, le campane delle chiese rimangono silenziose dal Giovedì Santo fino alla Domenica di Pasqua, per poi suonare a festa in segno di gioia per la resurrezione.
  • Il coniglio pasquale. Questa tradizione, diffusa soprattutto nei paesi anglosassoni, ha origine nelle culture pagane e simboleggia la fertilità e la rinascita primaverile.

Pasqua nel mondo

Ogni paese celebra la Pasqua con usanze diverse, arricchendo la festività con tradizioni locali:

  • In Spagna, le processioni della Settimana Santa sono tra le più spettacolari e coinvolgono confraternite che sfilano incappucciate portando statue religiose.
  • In Grecia, la Pasqua ortodossa è molto sentita, con la tradizionale rottura delle uova rosse simbolo del sangue di Cristo e la frase “Christos Anesti” (Cristo è risorto).
  • Negli Stati Uniti, è popolare la caccia alle uova di Pasqua, un gioco per bambini in cui devono trovare uova colorate nascoste nei giardini.

Pasqua e spiritualità

Al di là delle celebrazioni esteriori, la Pasqua rappresenta un momento di riflessione profonda per credenti e non credenti. Infatti, il concetto di resurrezione può essere visto anche come un’opportunità di rinnovamento personale, un invito a lasciarsi alle spalle il passato e guardare al futuro con speranza e fiducia.

In un mondo segnato da difficoltà e incertezze, il messaggio pasquale di rinascita e amore assume un valore universale, capace di ispirare chiunque a cercare il bene, la pace e la solidarietà tra le persone.

 

Per approfondimenti, vai alla rubrica Faccio e imparo della rivista Raggi di Luce.

Contatta la tua agenzia di riferimento per ottenere la password e accedere a Raggi di Luce.

No one puts their children in a boat unless the water is safer than the land – literature and refugees

The fleeing from one’s country to an area of safety has been an integral part of the human story since the beginning of society. Being forced to leave home and the familiarity of one’s nation whether it be from war, persecution or natural disaster has continued to be an important part of our history. The SDG 2030 goals have included some specific objectives to help to deal with refugees and displaced people by providing housing, jobs and the foundations to build a new life. However the SDG goals in themselves have the overarching function to alleviate, where possible, the need to flee in the first place. By reducing Poverty (SDG 1), Hunger (SDG2), Prejudice in all forms (SDGs 5 and 10) promoting peace (SDG16), almost all the 2030 goals work to reduce the “push” factors that create the situations where the only choice for people is to become a refugee or displacement person. As usual, literature considers the problem from both perspectives, refugees’ point of view and .

Warsan Shire

Warsan Shire is a Somali-British poet, writer, and activist, known for her powerful and evocative works that explore themes of identity, migration and displacement. She was born in Kenya to Somali parents in 1988 and moved to the United Kingdom as a young child. She was awarded the inaugural Brunel International African Poetry Prize and served as the first Young Poet Laureate of London. Moreover she is the youngest member of the Royal Society of Literature. She wrote two chapbooks, Teaching My Mother How to Give Birth and Her Blue Body and also the script of a short film titled  Girl Rising. Filmed in one of the largest refugee camps in the world, Brave Girl Rising tells how a courageous girl named Nasro, inspired by the magical dreams of her mother and the sisterhood of her friends, succeeds in getting the education she deserves. Shire’s poetry often draws from her own experiences as an immigrant and reflects the emotional and psychological toll of war and exile. She now lives in the US, in Los Angeles with her husband and children.

A Poem

In 2009 Warsan Shire visited the abandoned Somali embassy in Rome which had been turned into a shelter by some young refugees. This experience, she said, opened her eyes on the conditions of refugees in Europe. “I wrote the poem for them, for my family and for anyone who has experienced or lived around grief and trauma in that way.”

 

HOME

No one leaves home unless
home is the mouth of a shark
you only run for the border
when you see the whole city running as well

your neighbours running faster than you
breath bloody in their throats
the boy you went to school with
who kissed you dizzy behind the old tin factory
is holding a gun bigger than his body
you only leave home
when home won’t let you stay.

no one leaves home unless home chases you
fire under feet
hot blood in your belly
it’s not something you ever thought of doing
until the blade burnt threats into
your neck
and even then you carried the anthem under
your breath
only tearing up your passport in an airport toilets
sobbing as each mouthful of paper
made it clear that you wouldn’t be going back.

you have to understand,
that no one puts their children in a boat
unless the water is safer than the land
no one burns their palms
under trains
beneath carriages
no one spends days and nights in the stomach of a truck
feeding on newspaper unless the miles travelled
means something more than journey.
no one crawls under fences
no one wants to be beaten
pitied

no one chooses refugee camps
or strip searches where your
body is left aching
or prison,
because prison is safer
than a city of fire
and one prison guard
in the night
is better than a truckload
of men who look like your father
no one could take it
no one could stomach it
no one skin would be tough enough

the
go home blacks
refugees
dirty immigrants
asylum seekers
sucking our country dry
niggers with their hands out
they smell strange
savage
messed up their country and now they want
to mess ours up
how do the words
the dirty looks
roll off your backs
maybe because the blow is softer
than a limb torn off

or the words are more tender
than fourteen men between
your legs
or the insults are easier
to swallow
than rubble
than bone
than your child body
in pieces.
i want to go home,
but home is the mouth of a shark
home is the barrel of the gun
and no one would leave home
unless home chased you to the shore
unless home told you
to quicken your legs
leave your clothes behind
crawl through the desert
wade through the oceans
drown
save
be hunger
beg
forget pride
your survival is more important

no one leaves home until home is a sweaty voice in your ear
saying-
leave,
run away from me now
i dont know what i’ve become
but i know that anywhere
is safer than here.

“Home” is a poem that vividly describes the experiences of the refugees who are forced to leave their houses, their homelands. Home is not synonym of beautiful memories in this poem, but instead it’s an open cut on refugees’ skin that can’t be healed. Home is “the mouth of a shark”, home “won’t let you stay and the speaker says that when the situation at home is unbearable, everybody runs away. And the only way to be safe is running faster than the others. 

There’s no other possibility for them. Home is personified and is pushing them away. Through the repetition of no one, Shire wants to highlight the fact that there’s no other choice for refugees.

“no one puts their children in a boat
unless the water is safer than the land
no one burns their palms
under trains
beneath carriages
no one spends days and nights in the stomach of a truck
feeding on newspaper unless the miles travelled
means something more than journey.
no one crawls under fences
no one wants to be beaten
pitied
no one chooses refugee camps”

Throughout the poem, the speaker explains the tragic experiences refugees have to go through on their journey out of the country.  

People who have never experienced something like this, must understand that people don’t risk their own children’s lives by trying to enter foreign countries  unless that dangerous journey is still safer than the violence left behind.

 

A LESSON PLAN 

WARM UP – 5min

Consider the pictures. What comes into your mind? What is the issue presented?

 

LEARNING STATIONS – 40min

STATION 1

 

STATION 2

 

STATION 3

 

STATION 4 

 

What is Benjamin Zephaniah’s perspective?

Do you agree with him?

 

Don’t you know how to organize LEARNING STATIONS? Check this link.

 

FOLLOW UP – 10 min

CLASS DISCUSSION – 15 min

How does literature address the issue of migration?

Have the conditions of migrants changed throughout time? What are the difficulties they used to face? What are the difficulties they face now?

FOOD FOR THOUGHT – AN INTERACTIVE ACTIVITY – 20 min

If you were fleeing Syria for Europe, what choices would you make for you and your family? Take our journey to understand the real dilemmas the refugees face.

In che modo l’AI ha a che fare con il settore energetico?

E se ti dicessi che i sistemi energetici stanno imparando a parlare tra di loro esattamente come un bimbo impara a parlare dagli adulti che gli stanno attorno? 

Un paragone improbabile… Ma è esattamente cosi  

Come un neonato apprende i primissimi suoni tramite un flusso di informazioni monodirezionale che gli viene trasmesso dagli adulti che lo circondano, cosi ha funzionato la trasmissione di energia tra i sistemi e gli attori energetici fino a qualche tempo fa.

L’energia, infatti, è sempre stata trasmessa, tramite le reti e con un flusso monodirezionale, da centrali elettriche centralizzate direttamente alle nostre case. 

Ma mano a mano che un bimbo cresce, impara parole nuove, capisce nuovi concetti ed elabora ragionamenti complessi: si instaura quindi con il mondo un flusso di informazioni multi direzionale, in cui il bambino non solo riceve, ma dà anche il suo contributo agli ambienti esterni.  

Questo è esattamente il punto in cui ora si trovano i sistemi energetici. Grazie alla crescente domanda di elettricità, all’implementazione delle energie rinnovabili e agli sforzi per la decarbonizzazione, il flusso delle informazioni che i sistemi energetici devono trasmettere e gestire non è più monodirezionale, ma sta diventando sempre più interconnesso e digitalizzato. 

Ed è in questo scenario complesso l’intelligenza artificiale può fare la differenza!

Come sfruttare al meglio l’AI nel settore energetico? 

Nonostante si siano mossi solo i primi passi, è già chiaro che l’implementazione dell’AI in questo campo apporterà cambiamenti sorprendenti. Vediamo assieme alcune applicazioni in fase di sviluppo:

  • Miglioramento delle previsioni di domanda e offerta di energia: i sistemi di intelligenza artificiale riescono a elaborare e interpretare grandi quantità di dati in tempo reale. Ciò permette di prevedere meglio la domanda di elettricità, sia dalle centrali elettriche sia dalle case con pannelli fotovoltaici caratterizzate quindi da autoconsumo. Questo permette di ridurre gli sprechi e ottimizzare l’utilizzo delle fonti rinnovabili che, pur non essendo prevedibili, potrebbero essere sfruttate al massimo.  
  • Manutenzione predittiva: l’intelligenza artificiale aiuta a prevenire guasti e interruzioni nella rete elettrica. Grazie agli algoritmi di machine learning, si può monitorare costantemente lo stato delle infrastrutture energetiche e prevedere con grande precisione quando potrebbero verificarsi dei problemi. Questo significa meno blackout e più sicurezza energetica.
  • Efficientamento delle reti: utilizzando una serie di dati provenienti da sensori, contatori intelligenti e altri dispositivi dell’Internet delle cose (IoT) per osservare e controllare il flusso di energia nella rete, i gestori di reti elettriche potranno adattare la produzione in base al consumo, evitando sovraccarichi e sprechi di energia. Secondo l’IEA (International Energy Agency), questo tipo di ottimizzazione potrebbe migliorare l’efficienza delle reti fino al 15-20%. 

L’applicazione alle fonti rinnovabili e alla decarbonizzazione

  • Fonti rinnovabili: come accennato in precedenza, le fonti rinnovabili, come solare ed eolico, non sono né programmabili né prevedibili: il sole non brilla tutto il giorno e il vento non soffia sempre con la stessa intensità. Ma anche qui l’AI sta giocando un ruolo decisivo. Grazie a modelli predittivi avanzati, è in grado di anticipare quando e dove l’energia solare ed eolica sarà disponibile, permettendo di ottimizzare l’uso di queste fonti.
  • Decarbonizzazione globale: grazie all’intelligenza artificiale si potranno apportare miglioramenti nelle fabbriche, nella gestione degli edifici e persino nei trasporti. Un esempio? L’elettrificazione dei veicoli. L’AI potrà ottimizzare le infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici, assicurandosi che siano sempre alimentati dalle fonti rinnovabili nei momenti giusti.

Secondo alcune stime, entro il 2050, l’integrazione dell’AI nel settore energetico potrebbe ridurre le emissioni globali di CO2 di miliardi di tonnellate, avvicinandoci sempre di più agli obiettivi di neutralità climatica.

Non solo opportunità, ma anche rischi

Grandi cambiamenti portano con sé anche grandi sfide da dover sostenere, e in ambito energetico le criticità sono principalmente due:

  1. La carenza di competenze: gli esperti di IA e apprendimento automatico sono tra i professionisti più richiesti a livello globale, ma il loro numero è ancora limitato. Questo significa che il settore energetico deve competere con molte altre industrie per attrarre talenti, rendendo difficile l’adozione su larga scala di queste tecnologie. 
  2. Il consumo energetico dell’intelligenza artificiale: sembra paradossale, ma per rendere il sistema energetico più efficiente rischiamo di introdurre nuove richieste di energia. L’addestramento dei modelli di IA richiede enormi quantità di elettricità, al punto che un solo modello può consumare più energia in un anno di quante ne utilizzino centinaia di case.

Affrontare queste sfide non è impossibile, ma richiede un impegno coordinato tra aziende, istituzioni e ricercatori. L’intelligenza artificiale può davvero trasformare il settore energetico e farci fare un salto quantico importante nella gestione dell’energia, ma dobbiamo assicurarci che lo faccia nel modo giusto, senza lasciare indietro nessuno e tutelando il pianeta.

 

Rubrica a cura di Generazione Stem

 

Biografia autrice 

Matilde Montresor, con una laurea in Economia, sta attualmente partecipando al corso Energy Within Environmental Constraints erogato dall’Università di Harvard. Da quattro anni e mezzo lavora nel settore energetico e si impegna nella divulgazione delle tematiche ad esso correlate contribuendo anche al progetto di Generazione STEM

Attività 01

Attività 01

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Geografia e Scienze in classe prima: attività propedeutiche o discipline?

In classe prima della scuola primaria, geografia e scienze non sono considerate discipline a sé stanti, ma piuttosto ambiti di apprendimento esplorativi e propedeutici. L’obiettivo principale è quello di sviluppare nei bambini e nelle bambine la curiosità verso il mondo che li circonda e di fornire le basi per future conoscenze più approfondite.

Caratteristiche principali

  • Approccio ludico e sensoriale: le attività da proporre devono essere  prevalentemente di tipo ludico, esperienziale e sensoriale, per favorire un apprendimento attivo e coinvolgente.
  • Osservazione e scoperta: le proposte devono incoraggiare l’osservazione diretta dell’ambiente circostante, sia naturale che antropico, per sollecitare e stimolare la capacità di analisi e di scoperta.
  • Sviluppo di concetti base: esercitazioni, osservazioni, attività vanno di pari passo con i concetti base di orientamento spaziale, come destra, sinistra, alto, basso, e di fenomeni naturali semplici, come il tempo e il ciclo delle stagioni.
  • Integrazione con altre discipline: Geografia e Scienze deno essere sempre integrate con altre discipline, come italiano, arte e immagine, storia, matematica, ed. civica per favorire un apprendimento globale.

Esempi di attività:

  • Esplorazione dell’aula e della scuola per orientarsi nello spazio.
  • Osservazione e descrizione degli elementi naturali presenti nel giardino della scuola.
  • Attività di manipolazione di materiali diversi per scoprirne le caratteristiche.
  • Raccolta di foglie e fiori per osservarne le differenze e le somiglianze.
  • Disegni e rappresentazioni grafiche di ambienti e fenomeni osservati.

In classe prima geografia e scienze, quindi, sono strumenti per stimolare la curiosità, l’osservazione e la scoperta del mondo, ponendo le basi per un apprendimento più strutturato e specifico negli anni successivi. In classe prima, l’approccio a geografia e scienze deve essere graduale, esperienziale e ludico. 

Allegato 1 – fare Geografia e Scienze in prima

Allegato 2 – schede aggiuntive al percorso del testo

Scopri il corso Magica Matilde.

 

 

 

 

 

 

 

Cosa dovresti studiare per lavorare nella cybersecurity?

La cybersecurity è una delle sfide più importanti del nostro tempo, con una presenza dell’informatica sempre più capillare nelle nostre vite. Dall’utilizzo dei sistemi di home banking ai social media, le minacce informatiche sono diventate un aspetto da tenere ogni giorno sempre più in considerazione. 

È importante, quindi, per aziende, governi e singoli individui, proteggere i dati ed i sistemi digitali.

Ma cosa bisogna studiare per entrare in questo settore? Quali percorsi di formazione ti permettono di diventare un esperto o un’esperta di sicurezza informatica? E soprattutto, quali sono le competenze che dovrebbe avere un esperto di cybersecurity?  Scopriamolo insieme partendo dalla definizione di cybersecurity!

Cos’è la cybersecurity e perché è così importante?

La cybersecurity riguarda la protezione di reti, dispositivi e dati dagli attacchi informatici. Questi attacchi possono assumere molte forme, dai malware che infettano i dispositivi ai tentativi di phishing per rubare informazioni personali, fino ai sofisticati attacchi hacker contro grandi organizzazioni. 

Ti sarà sicuramente capitato di vedere dei messaggi in cui un malintenzionato, vestendo i panni di un figlio, chiedesse soldi alla propria madre o al proprio padre, inscenando un incidente o il furto del telefono. Questo è il più famoso esempio di phishing dei nostri anni. O ancora, quante volte avrai giustamente rinunciato a scaricare illegalmente un videogioco online da un sito poco affidabile, anche per paura che questo contenesse un virus o malware?

Proteggere il cyberspazio significa garantire la sicurezza delle informazioni, prevenire furti di dati sensibili, come quelli che inseriamo sui nostri social network quando ci iscriviamo, e mantenere la stabilità delle infrastrutture digitali che costituiscono la spina dorsale della nostra società.

Oggi la sicurezza informatica è fondamentale in qualsiasi settore: dalla finanza alla sanità, dalle telecomunicazioni alle istituzioni pubbliche. Le aziende cercano sempre più esperti/e capaci di proteggere i loro sistemi, e questo rende la cybersecurity un campo ricco di opportunità lavorative.

Quali sono le principali aree?

Dire “cybersecurity” spesso significa poco o nulla, perché questo mondo sta diventando sempre più variegato. Il settore della sicurezza informatica è infatti molto vasto e comprende diverse specializzazioni. Vediamo insieme le principali:

  • Sicurezza delle reti: protezione delle reti aziendali e dei dati che vi transitano.
  • Analisi delle vulnerabilità: identificazione e correzione delle falle nei sistemi informatici, debolezze nei software che permettono agli attaccanti di insinuarsi.
  • Crittografia e sicurezza dei dati: sviluppo di algoritmi per proteggere le informazioni sensibili.
  • Informatica forense: indagine sugli attacchi informatici per risalire ai colpevoli.
  • Ethical hacking e penetration testing: simulazione di attacchi per testare la sicurezza dei sistemi.
  • Cyber intelligence e threat hunting: monitoraggio delle minacce e prevenzione degli attacchi.

 

Che cosa studiare per lavorare nella cybersecurity?

Se vuoi entrare nel mondo della sicurezza informatica, esistono diverse strade che ti forniscono le competenze e conoscenze necessarie. 

  1. Informatica o Ingegneria Informatica

Uno dei percorsi più diretti è una laurea in Informatica o Ingegneria Informatica. Questi corsi ti forniscono le basi della programmazione, della gestione delle reti, dei sistemi operativi e della sicurezza informatica. Durante il percorso, potrai approfondire temi come la crittografia, l’analisi delle vulnerabilità e la difesa da attacchi informatici, svolgendo esami specifici. Ci sono inoltre diverse facoltà di Informatica o Ingegneria Informatica che prevedono degli orientamenti verticali proprio sulla cybersecurity, quindi un carico didattico potenziato con esami riguardo questo ambito.

  1. Matematica o Ingegneria Matematica

Se ti appassionano i numeri e gli algoritmi, anche una laurea in Matematica o Ingegneria Matematica può essere un’ottima scelta per lavorare nella cybersecurity. I matematici sono fondamentali nello sviluppo di algoritmi di crittografia, il cuore della protezione dei dati digitali. La sicurezza delle comunicazioni, le firme digitali e i protocolli di autenticazione si basano infatti su concetti matematici avanzati, rendendo questa disciplina molto richiesta nel settore.

  1. Ingegneria delle Telecomunicazioni

Questo percorso di studi ti permette di specializzarti nella protezione delle reti di comunicazione, un aspetto essenziale della cybersecurity. Studierai protocolli di rete, crittografia applicata e sicurezza delle infrastrutture digitali.

  1. Cybersecurity come corso specifico

Negli ultimi anni, molte università hanno introdotto corsi di laurea e master specificamente dedicati alla cybersecurity. Questi percorsi combinano elementi di informatica, crittografia, sicurezza delle reti, competenze legali e di economia aziendale, formando professionisti altamente specializzati, in grado di operare nella progettazione, sviluppo e gestione della sicurezza informatica di sistemi informativi complessi. Al Politecnico di Torino, ad esempio, partirà nell’anno accademico 2025/2026 una vera propria laurea Magistrale in Cybersecurity Engineering

  1. Master e certificazioni professionali

Oltre alla laurea, esistono certificazioni che possono arricchire il tuo profilo e migliorare le tue prospettive lavorative. Online troverai una vasta scelta di corsi gratuiti o dal costo davvero esiguo. Questi rilasciano un certificato o sono propedeutici al conseguimento di apposite certificazioni, che dimostrano le tue competenze nel settore e sono spesso richieste dalle aziende che operano nella sicurezza informatica. Il mio consiglio è di informarti online per trovare quella che fa più al caso tuo!

Saper programmare è indispensabile? 

Nonostante molti processi di sicurezza siano ormai automatizzati, imparare uno o più linguaggi di programmazione ti permette di acquisire una mentalità più analitica, di comprendere meglio le eventuali minacce, di personalizzare o creare da zero tool di sicurezza e automatizzare i test di vulnerabilità.  I linguaggi più utili da conoscere sono Python, innanzitutto, che è molto versatile, e anche JavaScript, per comprendere la natura di molte minacce che colpiscono i siti web.

Una professione in continuo aggiornamento

Oltre agli studi accademici, per diventare un esperto o un’esperta di sicurezza informatica è soprattutto importante tenere a mente che la cybersecurity è figlia dei tempi in cui è richiesta ed è quindi un ambito in continuo aggiornamento.

Mai, come nella cybersecurity, la formazione deve essere continua. Quello della cybersecurity non è un lavoro che si impara una volta e si ripete per sempre, al contrario! Si impara ogni giorno, tenendosi al passo con l’innovazione tecnologica, seguendo corsi di aggiornamento e acquisendo di volta in volta sempre più certificazioni possibili. 

Ti consiglio di considerare questo ambito, soprattutto se sei una persona molto curiosa, sempre aggiornata sulle nuove scoperte tecnologiche e pronta a imparare ogni giorno! 

Se sei interessato a una carriera in questo settore, il mio consiglio è di iniziare a sperimentare fin da subito: segui corsi online, partecipa a competizioni di cybersecurity e cerca opportunità di stage in aziende di sicurezza informatica.

Che tu scelga un percorso in informatica, matematica, ingegneria o un master specifico, ciò che conta è la passione per la tecnologia e la voglia di proteggere il mondo digitale.

La cybersecurity è un campo in cui puoi davvero fare la differenza. Sei pronto a proteggere il futuro digitale? Buona fortuna!

 

Rubrica a cura di Generazione Stem

 

Biografia autrice 

Serena Aprano è una studentessa magistrale di Ingegneria Informatica,al Politecnico di Torino. Parallelamente lavora con i media digitali: dopo essere stata speaker e autrice radiofonica per diversi anni, oggi realizza video di divulgazione scientifica sui social (@serseebo su Instagram) e per Generazione STEM. 

E’ segretaria di produzione presso un importante teatro di Torino rivolto alle nuove generazioni, per cui idea, realizza e coordina podcast e video-podcast rivolti ai ragazzi. Tiene incontri nelle scuole di ogni ordine e grado, in cui fa orientamento STEM e insegna ai ragazzi come pensare, scrivere e registrare podcast e format radiofonici.

La seconda prova dell’esame di Stato per gli Istituti professionali

La seconda prova dell’esame di Stato per gli Istituti professionali
Indirizzo Servizi per la sanità e l’assistenza sociale

Anche quest’anno Olimpia Capobianco e Simona Diani propongono alcuni esempi pratici per lo svolgimento della seconda prova dell’esame di Stato per gli Istituti professionali di nuovo ordinamento, declinate per l’indirizzo “Servizi per la sanità e l’assistenza sociale”. Argomento di questo articolo sono due esercitazioni per le tipologie C e D, per le quali vengono offerte alcune indicazioni pratico-metodologiche e le griglie di valutazione.

La seconda prova dell’Esame di Stato

La seconda prova dell’esame di Stato per il liceo delle scienze umane – Opzione economico sociale

In vista dell’imminente esame di Stato, questo mese Rivista propone un’esercitazione per la seconda prova per il liceo delle Scienza umane, opzione economico sociale. L’autrice di questo articolo, Anna Licchelli, sviluppa pertanto un tema di economia politica da sempre al centro della riflessione teorica e dell’analisi dei policy maker: il ruolo dello Stato nell’attività economica.