L’istruzione professionale, nella rinnovata versione introdotta dal dlgs 61/2017, ha l’obiettivo di formare persone che sappiano affrontare positivamente la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, persone resilienti, capaci di adattarsi e reinventarsi in ogni momento della propria esistenza. È veramente un peccato che siano, ingiustamente, spesso poco valorizzati dai consigli orientativi.
Apprendimento personalizzato, un bilancio formativo per ciascuno studente, docenti tutor che lavorano con i singoli per motivare, orientare e costruire in modo progressivo il percorso formativo, un modello didattico che raccorda direttamente gli indirizzi di studio ai settori produttivi di riferimento per offrire concrete prospettive di occupabilità. E ancora, metodologie didattiche per apprendere in modo induttivo attraverso esperienze di laboratorio e in contesti reali, lavoro cooperativo per progetti, possibilità di attivare percorsi di alternanza scuola-lavoro già dalla seconda classe del biennio e, al termine del quinquennio, il diploma di istruzione secondaria di secondo grado utile per la prosecuzione degli studi nei percorsi Its e universitari. Ecco cosa offre l’istruzione professionale.
Il panorama delle scelte è molto ampio, vi sono infatti ben 11 indirizzi di studio in grado di intercettare ogni passione, ingrediente essenziale perché la scelta della scuola non si trasformi in un incubo lungo cinque anni. Dall’Enogastronomia e ospitalità alberghiera alla Manutenzione e assistenza tecnica, dai Servizi per la sanità e l’assistenza sociale ai Servizi commerciali, questi sono solo alcuni esempi tra quelli più tradizionali; di nuova introduzione sono invece Pesca commerciale e produzioni ittiche, Servizi culturali e dello spettacolo e l’attualissimo Gestione delle acque e risanamento ambientale.
Per ciascun profilo vi è il riferimento alle attività economiche dei codici Ateco nel cui quadro ogni scuola può progettare percorsi innovativi coerenti con esigenze specifiche del territorio. Ad esempio, per l’indirizzo Servizi commerciali della mia scuola abbiamo creato la curvatura “Web Community”, che ha l’obiettivo di formare figure professionali capaci di occuparsi della gestione aziendale della comunicazione sui social network e della realizzazione di campagne di web marketing; per l’indirizzo M.A.T., invece, abbiamo puntato sulla formazione di figure tecniche altamente specializzate nell’installazione e manutenzione di apparecchiature meccaniche ed elettroniche in linea con le nuove tecnologie.
Insomma, scegliere un istituto professionale oggi significa orientare la propria formazione a modelli didattici nuovi, che inseriscono lo studente in un laboratorio permanente di ricerca e innovazione, preparandolo a professioni strategiche per l’economia del Paese.
Il giusto mix tra competenze, abilità e conoscenze.