Il 54% dei liceali italiani frequenta lo Scientifico. Questo numero senz’altro salirà con il prossimo an-no scolastico, perché non c’è mai stato un periodo nella nostra storia in cui l’attenzione verso il mondo della ricerca sperimentale sia stato più alto. Con la pandemia abbiamo capito l’importanza della ricerca e di figure professionali come medici e infermieri, ma abbiamo anche compreso quanto sia prezioso avere gli strumenti per leggere in profondità nell’animo dell’uomo.
Anche tra gli studenti di terza media la curiosità nei confronti di questi temi è aumentata enorme-mente e molti si stanno orientando verso lo Scientifico, soprattutto nell’opzione Scienze applicate. Per decidere di iscriversi a un liceo Scientifico penso sia fondamentale guardare con realismo se c’è inte-resse per le materie scientifiche e se esiste la disponibilità a studiare anche le materie umanistiche. In entrambi i curricula, infatti, più di un terzo delle ore è dedicato allo studio della Matematica, delle Scienze e della Fisica, ma uno spazio altrettanto consistente è riservato allo studio dell’Italiano, della Storia, della Filosofia e della Storia dell’arte.
Ma quali sono le specificità dei due indirizzi? La prima grande differenza è che nel curriculum dello Scientifico è previsto lo studio del Latino per 3 ore settimanali. Mentre l’opzione Scienze applicate dà più spazio alle scienze e presenta una disciplina come l’informatica che non è sicuramente più “facile” del latino. Scopo di quest’opzione è dare più spazio ai laboratori e offrire le chiavi di accesso alla logi-ca dei principali linguaggi di programmazione.
Per decidere quale indirizzo scegliere, dunque, occorre capire bene ciò che si desidera, ascoltare i propri docenti e vedere con attenzione le proposte fatte in autonomia dalle singole scuole. Alcuni licei, ad esempio, hanno piani di studio che prevedono il potenziamento dell’inglese o una curvatura biome-dica. Tuttavia, vedere gli orari e i progetti non basta; è necessario capire di persona come si vive e si lavora all’interno delle scuole, interrogando chi le frequenta. L’attuale modalità online per lo svolgi-mento degli open day delle scuole sicuramente non aiuta, ma occorre fare ogni sforzo possibile per fa-re questa indagine. Trattandosi di Scientifico, partirei sicuramente da due domande: come sono i vostri docenti? Quante volte alla settimana usate i laboratori? La prima domanda riguarda il cuore della scuo-la, perché sono sempre i docenti a fare la differenza, la seconda riguarda il piano di studi: che senso ha un percorso di liceo Scientifico, infatti, senza dare la possibilità di acquisire il metodo proprio delle scienze sperimentali?