Sugerencias de lecturas para las vacaciones navideñas

Se acercan las Navidades y nosotros queremos celebrarlas con todos vosotros. Por eso, aquí, os dejamos algunas ideas de lecturas para profesores y alumnos. 

Las hijas de la criada de Sonsoles Ónega, Editorial Planeta (Premio Planeta 2023). Esta novela nos sumerge en un apasionante relato en un remoto pazo de Galicia, para narrarnos algunos secretos de familia. Es una historia mágica y realista, como la tierra en la que transcurre la acción, sobre hombres y mujeres que se rebelan contra su propio destino en busca de la verdad. Es un relato que atrapa al lector.

El ángel de la ciudad de Eva García Sáenz de Urturi, Editorial Planeta. Tras el éxito de El libro negro de las horas y la Trilogía de la ciudad blanca, la ganadora del Premio Planeta 2020 nos lleva a una Venecia misteriosa, donde el inspector Kraken tendrá que descubrir qué le pasó a su padre. Sin lugar a duda, esta es una de las mejores novelas para los amantes del thriller.

Mujeres en guerra de Emilio Balcarce, Gastón Vivanco y Fabián Mezquita, Desfiladero Ediciones. Es un libro sobre nueve historias reales protagonizadas por mujeres (francotiradoras, pilotos, tanquistas, espías, guerrilleras, etc.) durante la Segunda guerra mundial. Son historias insólitas e inspiradoras que ponen finalmente rostro a sus protagonistas, con frecuencia olvidadas en las crónicas y en los libros de Historia.

La taberna de Silos de Lorenzo G. Acebedo, Tusquets Editores. Es la novela revelación del año. Definida como divertida, gozosa, un hallazgo deslumbrante, es una magnífica obra detectivesca en la que Gonzalo de Berceo, poeta y copista, se empecina en encontrar al asesino de un monje en el monasterio de Silos, que entusiasmara a vuestros alumnos y a vosotros mismo y por qué no, podría ser la excusa ideal para hacerlos investigar sobre quién fue el Gonzalo de Berceo histórico y cómo eran los años en los que le tocó vivir.

Buena lectura y sobre todo feliz Navidad y un próspero año nuevo

Analisi di bilancio di un’impresa di servizi: la Funivie Pinzolo spa

Compito di realtà: voci contro la violenza

I recenti violenti fatti di cronaca fanno interrogare tutti noi, ma in particolar modo chi è investito di una responsabilità educativa: famiglie, scuole e altri attori pubblici. Per questo motivo questo mese Rivista propone un nuovo video articolo dedicato al contrasto ai comportamenti violenti, dal femminicidio al bullismo e a tutte le forme di violenza domestica.

Video

Come sempre, dopo aver visionato il video, potete scaricare le schede di attività preparate per voi: un compito di realtà, da proporre alla classe, e una scheda riservata ai docenti, comprensiva di strumenti per la valutazione. Nella speranza di portare un piccolo contributo nella lotta contro ogni forma di violenza nelle nostre vite.

Materiali aggiuntivi

Latino per tanti, latino di tutti

Il professore di latino severo e lo studente svogliato

Una figura triste e minacciosa si aggira nelle fiction televisive della domenica sera. È il professore di latino: brutto, antipatico, istericamente tradizionalista, ossessivamente severo, frustrato sul lavoro e nella vita privata. Il suo corrispettivo è lo studente collettivo di latino: in conflitto perenne col docente di cui sopra, svogliato, sempre pronto a copiare la versione da Internet e che non vede l’ora di sbarazzarsi di tutto quel ciarpame ammuffito.

Attenzione, però: il latino è roba da rigattieri solo quando c’è da salvare il proprio figlio dall’esame di riparazione (“suvvia professore, in fondo a cosa gli servirà mai il latino, nella vita…”), mentre diventa bene preziosissimo quando i media gridano in coro che la Cancel culture minaccia Cicerone e Tacito perché sarebbero tutte storie di maschi bianchi morti. Cosa vogliono, questi americani, che sono stati scoperti l’altro ieri? 

La storia di un pregiudizio

In realtà, anche questa è una storia di un pregiudizio: ad oggi il dibattito statunitense non ha tanto nel mirino che cosa si studia del passato, quanto come si studiano le civiltà letterarie classiche, soprattutto – dicono alcune voci dell’accademia statunitense – là dove vengano presentate con toni trionfalistici e compiaciuti e, di conseguenza, costituiscano uno strumento utile a suprematismo bianco e imperialismi. 

In questo ambito, legittime paiono le richieste di chi vorrebbe lo studio del passato allargato in senso geografico, così come arricchito da prassi didattiche e di ricerca nuove. In effetti, se la civiltà antica che si studia a scuola contiene una pluralità geografica notevole, non è facile però uscire da quel “Roma dice / Roma fa” con cui la si impara. Ci sono imperatori romani che a Roma passarono tre volte e, parlando di letteratura, Apuleio, a cui nessuno negherebbe l’etichetta di “autore di Roma” era di Madaura e a Roma ci va forse in Erasmus, mentre per il resto del suo tempo fu attivo nel suo territorio ed è dunque lecito pensare che i suoi tratti somatici fossero quelli della sua terra. 

Apuleio era un alto uomo romano d.o.c.?

In altre parole: quando il professore in classe parla di Apuleio e Pudentilla, in realtà sta raccontando una storia che racconta di terre e persone ben a più vicine a Salima e Rashid che non a Martina e Fabio. Quindi sì, è tempo di demistificare questo film mentale per cui “il romano” è un uomo alto, bruno e muscoloso che gira per i Fori Imperiali con la toga immacolata e la grammatica sottobraccio, pronto a riprendere chiunque non usi correttamente i complementi di luogo con nomi di città e di piccola isola. 

Mistificazioni fuori dalla scuola

Attenzione, però: rarissimamente queste mistificazioni arrivano dalle scuole, dove spesso la didattica procede con grande serietà mista ad altrettanto grande realismo. Ben più facile che nascano là dove certe materie, come il latino e il greco, sono blindate tra le mura di scuole private assai costose e rappresentano quindi un elemento importante della costruzione del pedigree delle élite.

Il ruolo dei docenti, non solo del classico, per un antico non d’elite

Proprio per queste ragioni, il dibattito sul latino nella scuola ha bisogno anzitutto del contributo di chi lo insegna non solo al liceo classico, ma anche negli indirizzi diversi, ovvero i luoghi in cui il latino soffre pochissimo per le remore dello studente annoiato di cui sopra e moltissimo per la svalutazione continua di famiglie e dirigenti scolastici, che tollerano la materia a patto che non crei problemi. Per non parlare, poi di chi ritiene la sua presenza ormai temporanea, destinata ad essere falciata dalle prossime riforme o morire per mancanza di inscritti alle sezioni tradizionali. Attenzione, però: quando si spinge per eliminare una cosa che prima veniva offerta gratis a tutti, solitamente questa stessa cosa ricompare a pagamento, appannaggio di chi se lo può permettere.

Di conseguenza, io dico: colleghi, fatevi sentire. Il futuro dell’antico a scuola passa anche e soprattutto da voi, dalla presenza del latino anche in luoghi diversi dal liceo classico.

Here we come a-caroling

Lingua straniera e musica sono due alleati che si stringono la mano in maniera decisa e indissolubile quando si parla di apprendimento, e danno vita ad un binomio efficacissimo che ciascun insegnante di L2 può e deve sfruttare al massimo. Quanti adulti di oggi si sono avvicinati per la prima volta all’inglese ascoltando, trascrivendo e traducendo le canzoni dei loro artisti preferiti? Per alcuni sono stati Simon and Garfunkel, per altri Michael Jackson, qualcuno ha speso lunghi pomeriggi estivi a tradurre le canzoni dei Take That… ogni generazione ha i suoi artisti.

Come insegnanti di Inglese possiamo sfruttare il canale musicale per rendere più efficace la nostra azione didattica. Il ritmo, la ripetitività, le rime, la motivazione sono elementi che favoriscono un apprendimento non solo significativo, ma anche rapido e duraturo. In particolare nel mese che precede le festività natalizie si possono utilizzare alcune semplici Christmas carols della tradizione britannica e statunitense per proporre numerose attività che aiuteranno non solo ad ampliare il vocabolario, ma anche a sedimentare alcune strutture linguistiche oltre ad offrire momenti creativi di utilizzo della lingua. Vediamo come.

The friendly beasts

Questa carola ha origini antichissime, pare risalga addirittura al XII secolo. Il suo testo si lega in maniera esplicita alla tradizione cristiana, narrando come ciascun animale presente al momento e nel luogo della nascita di Gesù abbia “fatto la sua parte” aiutando in qualche modo. 

A titolo di esempio, riportiamo la prima strofa:

Jesus our brother, strong and good
Was humbly born in a stable rude
And the friendly beasts around him stood
Jesus our brother, strong and good.

Come si può notare, il testo si compone di numerose quartine di versi ottonari, a quattro a quattro terminanti con la stessa rima. Proprio la struttura così costante e semplice del testo, permette di lavorare in maniera molto efficiente sul vocabolario.

Farm animals

Poiché i protagonisti della carola sono gli animali della fattoria, partendo dal testo si possono collegare molte attività su questo tema.

  • Per i più piccoli, ogni quartina può essere riscritta usando i versi degli animali, e ripetendo quattro volte lo stesso suono (es: “Moo, said the cow, moo moo, moo moo!”). Oltre ad utilizzare gli animali presenti nel testo si possono aggiungere tutti quelli che non vengono citati, creando una vera e propria canzone dei versi degli animali. Questa attività permette, da un lato, di consolidare il vocabolario relativo ai nomi degli animali, dall’altro, ancora più curiosamente, di scoprire che, in diverse lingue, gli stessi animali emettono suoni diversi – il gallo, che in Italiano fa CHICCHIRICHI’, in Inglese, fa COCK-A-DOODLE-DOO; la rana, che in Italiano fa CRA-CRA, in Inglese fa RIBBIT.
  • Utilizzando delle riproduzioni di plastica o cartoncino, si potrà ricreare la scena narrata nella canzone, rispondendo alla domanda WHAT DOES THE (…) DO? (es: the donkey carries Mary, or the cow breathes on Jesus). In questo modo si costruiranno alcune semplici frasi che, poste una in fila all’altra, formeranno un riassunto del contenuto della carola.

Past Tense discovery

  • Poiché la carola è narrata interamente al tempo passato, essa può essere un ottimo testo per partire all’esplorazione del Past Tense Inglese. L’insegnante chiederà ai ragazzi di riportare sul quaderno tutti i verbi presenti nel testo; essi non sono molti, ma possono essere un punto di partenza per lavorare in particolare sulla differenza tra verbi irregolari e regolari, poiché ve ne sono di entrambi i tipi. Questa attività è propedeutica alla creazione di nuove strofe, che potrà essere messa in atto in seguito.

Writing new lyrics

  • Dal momento che, come è stato già notato, non tutti gli animali sono rappresentati nel testo, si potranno creare insieme nuove strofe per gli animali mancanti. L’insegnante proporrà uno studio della struttura delle strofe già presenti (per esempio si noterà che il primo e il quarto verso di ogni strofa sono uguali) e, a partire da quello, in grande gruppo, si proverà a inventare nuove strofe. Questa attività è importante perché permette di ricollegarsi ad alcuni argomenti, come la metrica e il sistema delle rime, che si affrontano anche in Lingua Italiana.

Vocabulary building

  • Per scrivere nuove strofe, sarà necessario trovare parole che rimino tra loro. Gli studenti potranno utilizzare un motore di ricerca di parole rimate come RhymeZone (https://www.rhymezone.com) che, data una parola in inglese, elenca tutte le possibili rime. Gli studenti tradurranno le varie opzioni proposte, riporteranno sul quaderno quelle che ritengono più significative e “promettenti” e proveranno ad usarle per creare i nuovi versi che completeranno la carola.

Non solo Inglese!

Lavorare sui testi in rima in L2 permette di collegarsi facilmente allo studio della metrica, dei suoni, delle rime anche nella lingua base delle conoscenze già acquisite dagli studenti in altre materie. L’analisi del sistema di sillabe, di accenti e di suoni può diventare facilmente un lavoro interdisciplinare che coinvolga più insegnanti e più testi, tradizioni letterarie e culturali che possono essere messe a confronto per un approccio più globale al linguaggio poetico nelle diverse lingue del mondo.

La carola The Friendly Beasts può essere ascoltata qui di seguito. 

 

Letture sotto l’albero

Quest’anno, per le feste di Natale, non dobbiamo farci venire i sensi di colpa. Perché noi adulti spesso facciamo così: leggiamo una recensione, vediamo una bella copertina, facciamo un giretto in libreria e finiamo con il comprare un nuovo libro. Un altro. Solo che poi ci sono i pranzi, le cene, i parenti e finiamo per leggere meno di quello che avremmo voluto.

Tranquilli, è normale: in Giappone hanno addirittura una parola per esprimere questo fenomeno: “Tsundoku“. Si tratta dell’unione di “tsunde” ( impilare cose) e “Oku” (lasciare lì per qualche tempo). In realtà, in giapponese questo è anche un gioco di parole un po’ complicato da spiegare. Sta di fatto che a Oriente come a Occidente, le persone comprano i libri e poi si sentono in colpa per non riuscire a leggerli tutti.

Quest’anno – promettiamocelo – affronteremo le vacanze di Natale in modo diverso. Quest’anno procederemo così:

  • guarderemo le vetrine
  • entreremo con aria indifferente in libreria
  • compreremo i libri che ci stuzzicano di più
  • oppure andremo decisi verso i titoli consigliati sotto
  • torneremo a casa e li posizioneremo in libreria.

Sì, come sempre, ma senza sensi di colpa, dando per scontato che quel che non si è letto quest’anno, si leggerà il prossimo o il prossimo ancora o quando saremo in pensione. Certo però che se riuscissimo anche durante le feste…  Per i bambini e le bambine, che tanti problemi non se ne fanno, invece, abbiamo predisposto una bella lista di suggerimenti. I bambini sì che sanno godere la vita!

5 libri per un Natale in cui perdersi nelle storie

  • Lucilla di Annet Schaap, La nuova frontiera junor;
  • Piccolo libro sull’amore di Ulf Stark, Iperborea;
  • La storia del pianeta blu di Andri Snær Magnason, Iperborea;
  • Innamorarsi di April di Melvin Burgess, Oscar Junior;
  • Il segreto di Nadia Terranova, Mondadori.

5 libri per un Natale da guardare e sognare

  • Il Gattolaio, Stella Nosella ed Evelise Obinu, Terre di Mezzo;
  • La felicità segreta degli gnomi, Lauren Soloy, Terre di Mezzo;
  • Storia piccola, Cristina Bellemo e Alicia Baladan, Topipittori;
  • Una tana tutta per me, Loredana Baldinucci e Melinda Berti, Il castoro;
  • #Amici per la pelle, Roger Olmos, #logosedizioni.

5 libri per un Natale davvero magico

  • La regina nella grotta, Julia Sardà, L’ippocampo;
  • Fulmine e la stella polare, Matt Tavares, NordSud;
  • Il bambino che partì per il nord alla ricerca di Babbo Natale, Kim Leine, Iperborea;
  • Il Natale di Pippi, Astid Lindgren, La Nuova frontiera;
  • L’ultimo regalo di Babbo Natale, Marie-Aude Murail e Elvire Murail, Camelo Zampa.

5 libri per un Natale di scoperte

  • Tornatore presenta 50 film per diventare grande, Miranda Colombo, Feltrinelli;
  • L’incredibile storia di un fiocco di neve, Etienne Ghys, Sonda;
  • Entrate nel quadro, Alain Korkos, L’ippocampo;
  • Piante in viaggio, Telmo Pievani e Andrea Vico, Editoriale Scienza;
  • La mano, Vitezslav Mecner e Magda Gargulakova, La Margherita edizioni.

5 libri per un Natale anche per noi

  • Il nome che diamo ai colori, Ivan Sciapeconi, Piemme;
  • Le mille e una notte, raccontate da Kader Abdolah, Iperborea;
  • Sono normale?, Sarah Chaney, Bollati Boringhieri;
  • Flow, Mihály Csíkszentmihályi, ROI edizioni;
  • Tutto quello che non ho imparato a scuola, Erling Kagge, Einaudi.

Buon Natale e buone letture, da Eva e Ivan

Costruiamo il Calendario dell’Avvento

Se pensiamo al calendario dell’avvento, pensiamo subito all’attesa del Natale. Tale festività cristiana è andata a sovrapporsi ad altre celebrazioni pagane precedenti come il Sol Indiges, dedicato all’omonima divinità solare della religione romana; e alla celebrazione del  Sol Invictus, celebrazione in uso nel tardo Impero romano per celebrare più divinità tra cui Apollo, tutte legate alla figura del sole e che riprendevano i culti delle antiche civiltà come quella Egizia e quella Siriana. Tale festività era collegata alla “nascita” del sole, cioè a quel momento dell’anno in cui la durata del giorno cominciava ad aumentare. Tra il 22 e il 24 dicembre, infatti, se si osserva il sole nell’emisfero nord della Terra si ha la sensazione che questo sia quasi fermo. Il 25 dicembre questa situazione di stasi si interrompe; da qui la probabile idea di “nascita”, intesa come nascita del sole. Tale fenomeno astronomico può spiegare perché molte civiltà, distanti per geografia e tempo storico, abbiano individuato nel 25 dicembre e in questo particolare momento dell’anno un momento da celebrare: per le civiltà che vivevano di agricoltura, infatti, il sole e le stagioni erano al centro della vita rurale e quindi la nascita del sole e l’avvio di un nuovo anno erano motivo di grande attesa e speranza; ed è proprio sulla parola “speranza” che vogliamo mettere un accento. La parola speranza, infatti, ha nel suo significato la parola “attesa”. Sul dizionario Treccani leggiamo: 

speranza: sentimento di aspettazione fiduciosa nella realizzazione, presente o futura, di quanto si desidera. Più genericamente, fiducia nell’avvenire, nella buona riuscita di qualcuno o qualcosa.

Questo calendario vuole quindi accompagnare i bambini e le bambine in un percorso di speranza per coltivare la fiducia in un mondo migliore, più gentile e in cui il dialogo e la comprensione tra i popoli sia il centro a cui tutti debbano tendere.

Per fare ciò, si è deciso di proporre un calendario dell’avvento fortemente intrecciato con la competenza europea Competenze sociali e civiche e il nucleo 2 di Educazione Civica, in modo da proporre in classe un percorso di Educazione Civica dedicato alla scoperta sia delle tradizioni di altri paesi sia alla presa di coscienza di alcune situazioni maggiormente problematiche per il pianeta. 

24 giorni per conoscere il mondo attraverso 24 lettere i cui protagonisti sono i bambini e le bambine di tutto il pianeta.

La scoperta di usi e costumi si alterna e intreccia a brevi panoramiche sulla tutela dell’ambiente e il rispetto delle persone.

Ogni giorno una lettera da leggere, commentare e poi ripiegare e appendere al muro per creare un sentiero di mollichelle di pane verso la speranza di un mondo migliore, più tollerante e rispettato.

Ogni lettera è accompagnata da una breve spiegazione che ha lo scopo di porre l’attenzione dei bambini e delle bambine su ogni aspetto collegato all’usanza descritta, anche quelle più “scomode” che di solito vengono taciute, così ad esempio il racconto della bambina che ci racconta che a Natale in Australia è estate, diventa occasione per parlare del buco dell’ozono. Alla spiegazione segue una proposta didattica creativa da proporre in aula oppure a casa.

Le lettere sono pensate per essere ripiegate e formare delle forme geometriche che tutte insieme possono creare un albero di Natale oppure una forma astratta, in modo da rispondere alle esigenze di classi che hanno al loro interno diverse confessioni religiose.

Costruiamo il calendario dell’avvento

Le letterine sono scritte all’interno di un template (cartamodello da tagliare e piegare). Incollando il foglio di carta della letterina su una carta decorata natalizia, sarà possibile ritagliare il contorno del cartamodello e ripiegare la letterina in modo da creare un decoro che potrà essere appeso in classe per abbellire l’aula in questo periodo di attesa.

Le forme dei cartamodelli sono cinque e qui di seguito è possibile seguire le video istruzioni per realizzarle tutte.

Busta triangolare

Busta quadrata

Busta esagonale

Busta esagonale a forma di fiore

Busta a stella

Combinazioni colore

Si consiglia di utilizzare le seguenti combinazioni

  • Busta triangolare: carta verde
  • Busta quadrata: carta marrone
  • Busta esagonale: carta argento
  • Busta esagonale a forma di fiore: carta rossa
  • Busta a stella: carta oro

Composizioni possibili

Una volta ripiegate, le letterine possono essere attaccate in ordine sparso sul muro o a formare una greca intorno alla lavagna, oppure possono essere attaccate in modo da formare un albero di Natale.

Calendario a forma astratta

Calendario a forma di albero

Planisfero

Oltre al calendario dell’avvento, è possibile scaricare e appendere in classe la stampa del planisfero in formato A3 dove colorare ogni giorno il paese visitato: in questo modo i bambini e le bambine potranno comprendere e familiarizzare meglio con i luoghi descritti. Si consiglia inoltre di utilizzare l’applicazione Google Earth per visitare virtualmente i luoghi di provenienza delle lettere.

Astuccio dei materiali

Non dimenticare di avere al tuo fianco l’astuccio dei materiali, pochi strumenti per completare il calendario con semplicità.

Poster

Prepara un cartellone o la parete dell’aula ritagliando e incollando i numeri del calendario. Ogni giorno sostituisci il numero con la letterina!

Le lettere scritte da bambine e bambini di tutto il Pianeta provengono da questi Paesi: Islanda, Isole Svalbard, Brasile, Australia, Cina, Sierra Leone, Stati Uniti, Canada, Austria, Hawaii, Russia, Spagna, Giappone, Tanzania, Messico, Romania, Uganda, Ucraina, Groenlandia, Svezia, Bali

A tutte e tutti auguriamo un felice periodo di attesa e di speranza!

Dans ton pays, c’est comment ?

Échange… voilà le mot clé ! En France, des programmes d’échange scolaire sont proposés dès le collège et jusqu’à l’université. C’est une excellente occasion pour se lancer dans une immersion totale au cœur d’un univers nouveau, dans un autre mode de vie et dans une culture différente de la nôtre. La mobilité permet de renforcer les compétences linguistiques, d’enrichir son CV et représente aussi l’ouverture vers d’autres cultures – européennes ou non – et l’expérience à travers laquelle les étudiants peuvent se former pour devenir citoyens du monde. 

Si les performances scolaires en sont dynamisées, l’épanouissement personnel l’est aussi. Apprendre à se débrouiller tout seul lorsque l’on est hébergé par la famille de son correspondant étranger aide à gagner en autonomie et renforce donc la confiance en soiC’est pour toute cette série de bonnes raisons que l’Éducation Nationale et l’Union Européenne ont décidé d’optimiser les échanges : le plan de renforcement de l’apprentissage de l’anglais et des autres langues vivantes tout au long de la scolarité obligatoire annoncé en décembre 2022 prévoit l’intensification de la mobilité des élèves. 

Depuis la conférence « Osons la mobilité ! », organisée le 19 janvier 2022 dans le cadre de la Présidence française du Conseil de l’Union européenne, les collèges et les lycées ont la possibilité de présenter leurs projets d’établissement et d’obtenir des subventions Erasmus+ pour organiser des échanges scolaires ou des stages à l’étranger pour leurs élèves. (Mobilité des jeunes et UE)

Découvrez Erasmus+ :

Mais alors, si votre établissement n’organise pas de voyages à l’étranger cette année, aucune possibilité pour vous de bénéficier de tous ces avantages ? Eh bien, bonne nouvelle, tout n’est pas perdu ! Certaines plateformes numériques européennes comme eTwinning permettent à vos professeurs de réaliser des projets collaboratifs, internationaux et à distance, de la maternelle jusqu’au lycée. 

Enfin, si l’aventure vous tente vraiment, vous pouvez aussi passer par une des nombreuses associations spécialisées dans les échanges scolaires. Par exemple, les associations Adolesco et Amicitia Mundi proposent à des jeunes de 9 à 13 ans de partir faire une première expérience dans de nombreux pays d’Europe, tels que l’Italie, l’Irlande, le Royaume-Uni, l’Espagne, l’Allemagne, et en Amérique du Nord (États-Unis et Canada). 

Pour en citer une dernière, l’association PIE (Programmes internationaux d’échange) offre l’opportunité d’organiser des séjours scolaires au Canada, aux États-Unis, en Afrique du Sud, dans de nombreux pays d’Asie comme la Chine, le Japon ou l’Inde et jusqu’en Australie et Nouvelle-Zélande, pour des périodes allant de 3 mois à 1 an. 

Tous à vos sacs à dos ! 

Autres sites à consulter