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Un'idea per studiare insieme in classe

di  Gloria Ragni

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Insegnare ai nostri alunni e alle nostre alunne un metodo di studio è piuttosto ostico. Quando arriva il momento di accompagnare i bambini nelle prime sessioni di studio, una serie di dubbi si affastella nella mente dell’insegnante: quale tecnica si addice di più al singolo alunno? Come riuscire a rendere piacevole lo studio, evitando di trasformarlo in un’acquisizione meccanica e mnemonica di nozioni? Come rendere autonomi i nostri studenti e le nostre studentesse nell’appropriazione di concetti?

Certamente la risposta a questi interrogativi non è univoca, tuttavia oggi desidero condividere con voi una pratica che ho sperimentato dalla classe terza in poi e che mi è parsa essere funzionale all’apprendimento. Ecco, in breve, di cosa si tratta! Anzitutto, è necessario dividere la classe in gruppi di lavoro, meglio se formati da quattro membri. A ciascun gruppo si consegna un foglio almeno di formato A3, ripartito in tanti settori quanti sono i componenti:

Ogni membro del gruppo prende posizione davanti ad un settore del foglio, che è la sua “area” per appuntare informazioni salienti (ricorrendo a parole-chiave e a piccoli schemi) in merito alla pagina del libro che l’insegnante ha chiesto di approfondire e di imparare. Scaduto il tempo della fase di studio individuale, si passa al confronto nel gruppo: ciascuno, a turno, condivide con i compagni i propri appunti. La finalità di questo passaggio è condividere le informazioni e chiarire insieme gli aspetti principali.

Una volta concluso questo secondo momento, il gruppo annota nello spazio centrale una sintesi di quanto emerso, nella modalità ritenuta più idonea (una mappa, un elenco puntato, una serie di illustrazioni con didascalie…). In conclusione, si elegge un portavoce all’interno di ciascun gruppo, che ha il compito di presentare alla classe l’esito dello studio collettivo. Che ne pensi? Sei pronto/a per sperimentare in classe questa tecnica di studio collettivo?

P.s. Questa tecnica di studio collettivo è ideale per essere inserita nella didattica capovolta. Per approfondire, vi consiglio il testo Didattica capovolta alla scuola primariadi A. Benzi e C. Incerti edito da Erickson.

Maestra Gloria Ragni (@maestraglo | www.maestraglo.it)