WRW: lettura e scrittura al centro
Il Writing and Reading Workshop (WRW) è un approccio educativo nato negli Stati Uniti negli anni Settanta grazie alle prime sperimentazioni di Donald Graves e Donald Murray. Lucy Calkins, fondatrice del Reading and Writing Project presso il Teachers College della Columbia University, ha poi contribuito a sistematizzarlo a partire dal 1981. Solo negli anni Duemila, il metodo ha fatto il suo ingresso in Italia grazie a docenti poi riuniti nel gruppo IWT (Italian Writing Teachers).
Il WRW, come spiega bene Jenny Poletti Riz nel volume Scrittori si diventa. Metodi e percorsi operativi per un laboratorio di scrittura in classe (Erickson, 2017), è «un modo per rimettere al centro il senso vero della lettura e della scrittura» perché riesce a creare contesti autentici e motivanti nei quali studentesse e studenti assumono una posizione centrale nel processo di apprendimento, in piena coerenza con quanto previsto dalle Indicazioni Nazionali.
Per progettare un percorso di WRW, l’insegnante infatti non si sofferma solo su strategie e routine utili a sviluppare comprensione, interpretazione e abitudini di lettura, ma accompagna la classe nell’acquisizione di competenze indispensabili per sviluppare una lettura consapevole, che permette di indagare le caratteristiche di ogni tipologia testuale ed è la premessa per imparare a scrivere il proprio testo a partire da modelli di riferimento. L’obiettivo del WRW è ambizioso: formare scrittori e lettori per la vita.
Esplorando il lessico del WRW
Vi sarete sicuramente già imbattuti in alcuni termini e parole-chiave del WRW. “Mini-lesson”, “organizzatore grafico”, “nota e annota”… Ma cosa significano? Come utilizzarli nel laboratorio di lettura e scrittura? Nel webinar introduttivo al metodo Writing and reading workshop: strategie di lettura e scrittura, gli autori e le autrici del volume Il club delle storie. Leggere e scrivere con il Writing and Reading Workshop, compreso nella nuova antologia di Rizzoli Education Libere stelle, hanno introdotto gli elementi fondamentali del glossario del WRW. Vediamone alcuni per iniziare a prendere confidenza.
- Minilesson (minilezione): comprende una breve spiegazione da parte dell’insegnante della strategia specifica che verrà sperimentata subito dopo. Il modello di riferimento elaborato dal Teachers College divide la Minilesson nei seguenti momenti: Connessione, Istruzione esplicita, Coinvolgimento attivo e Link.
- Organizzatore grafico: è un disegno stilizzato che serve a rendere visibile e concreto il pensiero e viene realizzato proprio dalle studentesse e dagli studenti, che vi scrivono le proprie annotazioni. Può essere copiato e riutilizzato per altri testi e/o altre Minilesson.
- Nota e annota: si tratta di una strategia ideata da Kylene Beers e Robert E. Probst (Notice & Note: Strategies for Close Reading, Heinemann Usa, 2012) che si basa su una sorta di “Segnaletica del lettore”. A ogni segnale, che identifica un momento topico, il lettore è invitato a fermarsi, a riflettere e ad annotare i propri pensieri in risposta a una specifica domanda guida. Un esempio è “Parole sagge”: quando un personaggio condivide con il protagonista un consiglio o un avvertimento, chiediti: «Qual è la lezione di vita e come potrebbe influenzare il personaggio e le sue future decisioni?».
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Come si possono formare a scuola le giovani generazioni affinché diventino lettori e lettrici, scrittrici e scrittori per la vita? Riguarda il live streaming dal titolo WRW: Strategie di lettura e scrittura tra testo espositivo e argomentativo, nel quale sono state presentate le principali strategie didattiche relative al testo espositivo e argomentativo, con esempi pratici e spunti operativi da portare subito in classe!