Quando un giorno è passato non c’è più. Che cosa ne rimane? Nient’altro che una storia. Se non si raccontassero storie l’uomo vivrebbe come gli animali, solo per il presente. Oggi viviamo, ma per domani questo giorno sarà soltanto una storia. Tutto il mondo – tutta la vita – altro non è che un lungo racconto.
(I. Singer, Naftali il narratore e il suo cavallo Sus)
Lo storytelling è il raccontare storie e raccontare storie è un’abitudine innata e ben radicata nell’essere umano. Attraverso il racconto si tramandano memorie, conoscenze e tradizioni. La narrazione, che può essere scritta o orale, diventa tanto più efficace quanto più sappiamo usare un linguaggio accattivante, coinvolgente e persuasivo e mezzi di comunicazione capaci di arrivare a un pubblico ampio.
Ecco perché lo storytelling può essere uno strumento utile anche per la scuola. Utilizzare in classe questo tipo di attività permette una didattica laboratoriale e prevede il diretto coinvolgimento dello studente nell’attivazione di un percorso creativo articolato attraverso diverse metodologie di esposizione, ed è per questo una sfida interessante.
I ragazzi oggi sono abituati a fruire di contenuti diversificati, distribuiti su mezzi che sempre più spesso vengono consultati in movimento dallo smartphone. La loro cultura è rapportata a un nuovo modo di esprimersi, caratterizzato da tempi brevi e da un linguaggio contratto. Il ruolo della scuola e del docente deve essere orientato alla comprensione di questa trasformazione, all’approfondimento del fenomeno linguistico in evoluzione e alla ricerca di un metodo che possa coinvolgere gli studenti, riportando sul loro piano di interesse gli argomenti che costituiscono il percorso didattico.
Assecondare questa predisposizione ad ascoltare e guardare storie, diffuse principalmente attraverso i social media, è uno dei metodi che possono sollecitare l’attenzione delle nuove generazioni. In questo senso l’utilizzo dello storytelling attraverso tutte le sue declinazioni multimediali può essere considerato particolarmente utile.
Mobile storytelling per estendere il processo creativo
Per esempio il mobile storytelling offre al docente, nel processo di creazione del percorso didattico, l’opportunità di far sfruttare ai ragazzi i loro smartphone al fine di creare contenuti e fare tutto questo in mobilità, ovunque, senza limiti di luogo e tempo, avendo anche la possibilità di estendere il processo creativo oltre l’orario scolastico.
Storytelling in classe
Per attivare percorsi di storytelling prima di tutto bisogna scegliere cosa raccontare e lo spunto può arrivare da tante parti: un testo antologico, un personaggio storico, un personaggio della letteratura italiana o straniera, reale o immaginario. Da lì si può partire per creare interviste immaginarie, interviste doppie, racconti con finali alternativi o narrati da un punto di vista diverso rispetto a quello di partenza e tante altre cose.
Una volta scelto il soggetto, è necessario valutare, assieme agli studenti, gli strumenti, i linguaggi e i “luoghi” di distribuzione del racconto. Fare storytelling in classe vuol dire ispirare i ragazzi con un argomento e lasciarli liberi di interpretarlo attraverso la tecnologia e i nuovi linguaggi espositivi/comunicativi. Questo processo può prevedere il coinvolgimento di una o più discipline.