Moodle è una piattaforma di e-learning molto diffusa a livello mondiale che offre una serie di potenzialità molto interessanti per le scuole. Per poterla utilizzare va installata in uno spazio web. Moltissime Università mettono la piattaforma Moodle a disposizione dei propri docenti e la gestiscono tramite i propri uffici tecnici o avvalendosi di consulenti esterni; i docenti universitari, in questo caso, devono solo preoccuparsi dell’organizzazione dei contenuti.
Nella scuola superiore è difficile trovare le risorse economiche e professionali in grado di mettere a disposizione dei docenti un servizio di questo tipo; inoltre, prima della pandemia, utilizzare un Learn Management System (LSM) in questo tipo di scuole non era certo una priorità; è solo durante il periodo di isolamento che è nata questa esigenza in forma impellente e indifferibile, data l’emergenza. Per rispondere a questa necessità straordinaria, durante la pandemia le scuole hanno usato prevalentemente gli strumenti della piattaforma Google, immediatamente disponibili e utilizzabili senza bisogno di una formazione specifica.
Ora che non si è più in situazione di emergenza si può operare una scelta più consapevole, ragionata e a lungo termine che ci offra delle garanzie anche dal punto di vista della tutela della privacy e della sicurezza.
Fig. 1 Dalla presentazione del webinar: “Modalità didattiche innovative per la scuola Secondaria di Secondo grado”.
Alcune scuole dispongono di una piattaforma Moodle installata in uno spazio web di proprietà e gestita da docenti o tecnici volontari; altri istituti aderiscono al progetto PP&S, Problem Posing and Solving, curato dall’Università e dal Politecnico di Torino (fig. 2), che mette a disposizione dei docenti che ne fanno richiesta la possibilità di pubblicare i propri corsi sui loro server; altri insegnanti, infine, preferiscono gestire i corsi Moodle su uno spazio web personale.
A riprova di quanto sia interessante Moodle per i docenti della scuola superiore possiamo rilevare che al momento sulla piattaforma PP&S sono presenti 1961 docenti e 2083 classi; molti di questi docenti insegnano materie STEM.
Fig. 2 Home page della piattaforma PP&S.
Corsi in modalità ibrida
I corsi Moodle che si possono organizzare nella Scuola Secondaria devono essere necessariamente in modalità ibrida, cioè devono combinare elementi di insegnamento a distanza e in presenza. L’uso di una piattaforma di insegnamento alla quale gli studenti possano accedere autonomamente rappresenta naturalmente un valore aggiunto nella didattica e Moodle non solo consente di condividere materiali ma permette di registrare e monitorare le attività che via via vengono svolte in classe e a casa.
Per poterla utilizzare anche nelle lezioni in aula è necessario disporre di una LIM o di un sistema collegato in rete che consenta la proiezione delle risorse presenti nel proprio spazio Moodle. Per gli insegnanti di Informatica è più facile utilizzare una piattaforma LMS in modo interattivo perché hanno a disposizione dei laboratori con una postazione per ciascun studente; in questo modo possono condividere sia materiali di lavoro che di valutazione.
Per organizzare al meglio il lavoro è opportuno che ogni corso della piattaforma si riferisca a un anno di corso così da gestire in modo pratico le diverse classi (fig. 3).
Fig. 3 Esempio di home page di corsi creati per il liceo Scientifico delle Scienze Applicate dell’anno scolastico 2023/2024.
Ogni corso viene poi suddiviso in argomenti e che raggruppano una serie di attività ordinate in modo cronologico (fig. 4).
Fig. 4 Argomenti del corso per le quinte del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate.
Per ogni argomento si possono creare delle pagine descrittive che contengono spiegazioni e definizione di concetti, esercizi, esercitazioni formative e verifiche con correzione automatica (fig. 5).
Fig. 5 Esempi di attività nel corso delle seconde del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate.
Si possono realizzare anche lezioni introdotte da un breve video di spiegazione a cui seguono attività guidate ed esercizi che lo studente dovrà svolgere e consegnare simulando così una lezione in presenza; questa stessa struttura è funzionale per gestire lezioni in modalità flipped classroom e CLIL.
Si possono facilmente integrare attività più accattivanti e interattive come memory game, video con domande embedded o file audio utilizzando, per esempio, H5P.
Fig. 6 Gioco del Memory in H5P.
Con Moodle è possibile assegnare esercitazioni formative, verifiche in correzione automatica o somministrare esercizi in peer assesment con il modulo Workshop.
Nelle lezioni si può usare molto efficacemente il plugin CodeRunner (fig. 7) sia nelle esercitazioni formative sia nelle verifiche di programmazione (Python, C++ o anche SQL).
Questo plugin permette di gestire la risoluzione di brevi problemi di coding e ottenere feedback automatici relativi all’esattezza e completezza delle soluzioni formulate dagli studenti; si ha quindi a disposizione un ambiente di programmazione completo con strumenti di autocorrezione.
Fig. 7 Esempio di domanda CodeRunner.
Sitografia
- Progetto PP&S;
- AIUM: Associazione Italiana Utenti Moodle;
- e-book molto utile;
- Aula Virtuale della Prof.ssa Giuliana Barberis;
- H5P;
- Corso “Moodle per Insegnanti”.