Mai come con il Covid-19 pulizia e igiene hanno assunto un’importanza sociale, che ci ha permesso di combattere il virus anche adottando comportamenti igienici corretti. La pandemia ha di fatto sancito, al di là di ogni dubbio, il ruolo essenziale dell’igiene all’interno delle nostre case così come nel mondo esterno, fungendo come la prima e spesso l’unica linea di difesa per limitare la diffusione del virus. Inoltre, previene le infezioni e di conseguenza contribuisce alla riduzione dell’uso di antibiotici.
Igiene tuttavia non significa eliminare microbi e batteri ovunque essi siano; la maggior parte dei germi che si trovano nelle nostre case sono infatti innocui. Eliminare dal nostro mondo i microbi non è quindi la scelta più giusta. Per garantire l’igiene non serve un ambiente sterile (impossibile da ottenere e mantenere), ma è sufficiente concentrare le nostre pratiche igieniche nei posti e nelle occasioni dove i batteri pericolosi più probabilmente si diffondono (quindi dove c’è un rischio). Ad esempio, quando si prepara da mangiare, si starnutisce o tossisce, si curano gli animali domestici, si toccano rifiuti o quando un membro della famiglia è malato. In questi casi le vie di diffusione sono le mani, le superfici a contatto con le mani, le superfici a contatto con il cibo e spugne o strofinacci usati per le pulizie. É qui che le pratiche di “igiene mirata” si devono focalizzare.
In questo contesto, è fondamentale perseguire sempre la sostenibilità, sia nelle nostre pratiche di pulizia quotidiana sia nella scelta dei prodotti che usiamo. Forse non tutti sanno che da anni le aziende del settore della detergenza sono fortemente impegnate in un progetto volontario che si chiama “Charter per la Pulizia Sostenibile”; si tratta di un’iniziativa a carattere volontario, che incoraggia l’adozione di pratiche gestionali sostenibili per tutti gli stadi del ciclo di vita del prodotto, con l’obiettivo di promuovere modelli di consumo più sostenibili. Le imprese che aderiscono al Charter devono sottoporsi a un controllo esterno indipendente e a una valutazione che misura una serie di aspetti economici, sociali e ambientali attraverso alcuni indicatori chiave di prestazione. Il programma è basato su criteri scientifici favorendo l’innovazione a beneficio dei consumatori, della società e dell’ambiente.
E sempre per parlare di sostenibilità, non dobbiamo dimenticarci di un altro progetto volontario: la concentrazione dei detersivi (in polvere e liquidi). Grazie alla tecnologia moderna, i detersivi concentrati consentono di effettuare lo stesso lavaggio con la medesima efficacia di quelli tradizionali con una quantità minore di prodotto. Questo permette un notevole risparmio di materiale da imballaggio e trasporti e riduce le emissioni di CO2.
Per qualsiasi dubbio, vi consigliamo di visitare “Puliti&Felici” (pulitiefelici.it) oppure il sito di Assocasa (assocasa.it) che è l’Associazione nazionale detergenti e specialità per l’industria e per la casa, parte di Federchimica, e che rappresenta le imprese produttrici di prodotti per la pulizia, la manutenzione e l’igiene degli ambienti per la casa, le comunità e le industrie.
Giorgio Dal Prato – Presidente Assocasa