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Poesie al ritaglio

Sguardi d'autunno

di  Maria Condotta

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Fare poesia a scuola non è leggere o far scrivere componimenti in occasioni dedicate, ma dovrebbe essere un vero viaggio alla scoperta della realtà con altri occhi. Fare poesia significa immergersi in un cammino alla scoperta di emozioni, suoni e immagini che consentano a bambini e bambine di esprimersi in profondità, o consapevole leggerezza, in modi inaspettati e nuovi.  Immergersi nella potenza della poesia significa far lavorare la propria creatività e l’immaginazione, favorendo una connessione profonda con la lingua, le parole e la propria interiorità. 

Quando bambini e bambine leggono e scrivono poesie, imparano a giocare con le parole e a esplorare concetti complessi con semplicità e immediatezza. Ogni verso rappresenta un’opportunità per sperimentare, facendo accostamenti inaspettati e nuovi: si mette in parole ciò che si pensa, ciò che si sente, ciò che si ha vissuto o ciò che si vorrebbe sperimentare. La poesia consente di utilizzare parole, anche quelle meno frequenti, per creare immagini mentali vivide, che sappiano nutrire il senso di meraviglia.

Un’attività molto apprezzata e coinvolgente, che può essere realizzata in classe, è quella della creazione poetica con ritagli di parole. Un esempio pratico è il lavoro mostrato nell’immagine, dove i bambini e le bambine, dopo un’analisi e lettura attenta collettiva delle poesie, hanno ritagliato parole da vari testi e hanno ricomposto le poesie su immagini evocative. Questo processo incoraggia i bambini a vedere il linguaggio in modo diverso: ogni parola, ogni frase può essere una piccola tessera di un mosaico da costruire. Il risultato non è solo la creazione di un’opera personalizzata, ma anche l’espressione di un pensiero personale e unico.

Come realizzare l’attività

  1. Lettura di poesie: l’attività ha inizio con la lettura a voce alta di alcune poesie ricche di immagini evocative, riguardanti il tema scelto, di cui viene data fotocopia a ciascuno. Durante la lettura, per consentire alla classe di cominciare l’immersione, si chiede di sottolineare o cerchiare parole, versi, frasi che li hanno colpiti. Può essere utile scegliere testi che parlino della natura, delle stagioni ma anche di nessun tema specifico.
  2. Ritaglio delle parole: in un secondo momento, ai bambini viene data una fotocopia contenente le poesie su cui si ha lavorato, stampate un po’ più in grande. A questo punto i bambini e le bambine saranno liberi di ritagliare le parole che trovano più interessanti o che richiamano un’immagine forte nella loro mente. L’obiettivo è che familiarizzino con il linguaggio e si divertano a selezionare le parole in base al suono, al senso o al significato.
  3. Composizione creativa: su immagini evocative, che rappresentano il tema o sono semplicemente belle, come quella del mare o del cielo stellato ma anche di piccole cose quotidiane come il pane, una penna, i bambini possono incollare le parole ritagliate per creare le loro nuove poesie. Le immagini possono essere semplici fotografie o disegni, che richiamano temi naturali, fantastici o quotidiani.
  4. Condivisione e discussione: infine, ogni bambino può presentare il proprio lavoro, spiegando perché ha scelto determinate parole e quali emozioni ha cercato di esprimere. Questo momento di condivisione arricchisce l’esperienza e favorisce la creazione di un ambiente in cui le emozioni possono essere espresse liberamente e dove la poesia diventa viva e condivisa.

Questo tipo di attività, oltre a stimolare la manipolazione linguistica e la creatività permette ai bambini di creare un legame personale con le parole e di scoprire la bellezza della poesia. Incoraggiare questo approccio alla scrittura poetica può aiutare i bambini a sentirsi più sicuri nell’esprimere se stessi e a sviluppare una sensibilità verso l’arte e la profondità dello sguardo che li accompagnerà per tutta la vita.

In allegato alcune poesie d’autunno utili per replicare questo lavoro.