Vorrei dedicare il mio primo articolo dell’anno scolastico per Primaria News ad un tema che mi sta molto a cuore: la pedagogia della dolcezza! In particolare, nelle prossime righe, vorrei fornirvi qualche spunto per dare ai nostri bambini e alle nostre bambine dei feedback di qualità.
Partiamo da una premessa: è necessario riconoscere e apprezzare i miglioramenti dei nostri alunni, ma – al contempo – esprimere con onestà e senza infingimenti le nostre osservazioni.
Ma, come esprimere un feedback con la giusta delicatezza?
Ecco alcuni consigli “spiccioli”:
- cominciare la frase con “Caro/a seguita dal nome proprio”: è fondamentale che i bambini sappiano che l’insegnante si sta rivolgendo a loro soltanto e che sono “speciali” e unici ai suoi occhi.
- Non usare giudizi moralistici, quindi evitare di classificare il comportamento dei bambini in “giusto”, “sbagliato”, “buono”, “cattivo”.
- Esordire con “Ho notato che…” e tenere sempre presente che il focus della valutazione o del giudizio è l’elaborato, non la persona!
- Esprimere al positivo il proprio pensiero. Ad esempio, al posto di scrivere “Non hai capito la consegna”, potremmo dire: “La soluzione che hai trovato è interessante, ma si allontana un po’ dalla consegna. Riproviamo insieme?”.
- Riconoscere il “buono” che c’è in ogni bambino. È impossibile che non ci sia qualcosa da valorizzare! Ecco un altro esempio: “Nel tuo testo sono presenti tante idee originali. La descrizione del protagonista è molto divertente! Ci sono, però, alcuni errori ortografici: ci alleneremo insieme, così miglioreremo anche in questo aspetto. Stupenda l’illustrazione che impreziosisce la parte scritta”.
- Quando lasciamo indicazioni per recuperare o migliorare, usiamo la prima persona plurale: l’insegnante dev’essere sempre per i bambini un valido supporto!
Una tecnica alla quale ricorro spesso quando lascio un commento ai lavori dei miei alunni è quella del sandwich. L’idea alla base è di strutturare la comunicazione-feedback come un semplice panino: si inizia offrendo un riconoscimento sul lavoro svolto, si passa al messaggio di miglioramento evidenziando con precisione gli ambiti in cui vi sono lacune o criticità da colmare e si chiude con un apprezzamento positivo a rinforzo del messaggio iniziale. Qual è il vantaggio dell’ordine sequenziale positivo-negativo-positivo? Esso rende più accettabile la critica dal punto di vista psicologico e non interrompe il processo comunicativo!
Provate ad esercitarvi a lasciare questi commenti ai lavori dei vostri bambini: magari fatelo scrivendoli su post-it colorati, che risaltino ai loro occhi quando restituite loro il compito. Ah, mi raccomando: osservate il loro sguardo fiero quando li leggeranno! Capirete quanto immenso sia il potere della dolcezza…
Maestra Gloria Ragni (@maestraglo)