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Lettrici e lettori esperti

di  Eva Pigliapoco, Ivan Sciapeconi

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Il report sulla produzione e sulla lettura di libri elaborata dall’Istat fornisce dati sempre molto interessanti. Nel documento dato alle stampe nel dicembre 2022, per esempio, si scopre che il 78,1% dei lettori compresi tra i 6 e i 18 anni ha genitori lettori. Un dato poco sorprendente, specie per chi tutti i giorni si confronta a scuola con i bambini e le bambine.

Andando a spulciare meglio i dati, però, si scopre che il 36,3% della fascia d’età compresa tra i 6 e i 18 anni legge a prescindere dai genitori. Proviene, cioè, da famiglie di non-lettori.  Entrambi i genitori non sono lettori. Si tratta di una percentuale importante e che può essere probabilmente interpretato come un successo alla scuola. Ulteriori informazioni sulla ricerca dell’Istat si possono trovare in questa sintesi.

La scuola rappresenta in tutta evidenza uno snodo cruciale per lo sviluppo della lettura come attitudine e la lettura, a sua volta, è un vero e proprio motore per gli apprendimenti. A questo punto la domanda che si impone è: come sollecitare il gusto della lettura? Ascoltare la lettura da parte di un adulto svolge un ruolo positivo, negativo o neutro?

Secondo alcune ricerche piuttosto recenti, un’ora di lettura ad alta voce ogni giorno, ad opera dell’insegnante, incide fino al 20% su aspetti cruciali dell’apprendimento e  del successo scolastico. In particolare, sono stati documentati miglioramenti a livello di intelligenza verbale, comprensione del testo e abilità cognitive connesse ad azioni quotidiane.

Il dato è ancora più significativo se si considera che i benefici riportati sopra sono indipendenti dalle condizioni iniziali: rappresentano cioè un vero e proprio valore aggiunto per l’apprendimentoLa lettura da parte di un adulto, a patto che sia costante nel tempo e sufficientemente “ingaggiante”, non solo avvia alla lettura autonoma ma produce di per sé effetti positivi.

Non resta che definire che cosa vuol dire “lettura ingaggiante”. È ormai abitudine consolidata classificare i libri per fasce di età. Ormai quasi tutte le collane di narrativa propongono una rigida classificazione in base all’età dei lettori e delle lettrici. Si tratta, ovviamente, di una distinzione arbitraria e che, al limite (proprio al limite), può essere utile per la lettura autonoma. Nel caso della lettura da parte dell’insegnante, invece, ci si può affidare al gusto della storia, a testi complessi e avvincenti. 

Nella nostra esperienza, per esempio, abbiamo verificato negli anni che a entusiasmare maggiormente le classi sono proprio le storie pensate  per un pubblico un pochino più maturo: La fabbrica di cioccolato in prima o Harry Potter in seconda, per esempio, fino ai libri cosiddetti Young Adult in quarta e in quinta. Con la mediazione dell’insegnante, infatti, è interessante spingere i bambini e le bambine in letture considerate nella loro zona di sviluppo prossimale. 

Se leggere in modo sistematico alle classi favorisce il piacere della narrazione, per far scattare il gusto della lettura anche autonoma occorrono ovviamente diverse azioni sinergicheTra quelle che ci sembrano maggiormente efficaci consideriamo:

  • dedicare del tempo alla lettura silenziosa individuale nell’organizzazione settimanale (un quarto d’ora al giorno, un’ora a settimana…);
  • organizzare eventi dedicati alla lettura: letture animate, reading, bancarelle del libro, flash mob di lettura…;
  • evitare le classiche “schede del libro”, sostituendole con compiti di realtà più ingaggianti, come la realizzazione di booktrailer, di lapbook, di presentazioni del libro “tutto in una pagina” o in scatole…;
  • creare occasioni per scambiarsi consigli e pareri sulle letture in classe, come dei circoli di lettura.

La fantasia non manca e in ogni scuola si attivano progetti per incentivare il piacere della lettura. Ultima, non per importanza, raccomandazione: come docenti dobbiamo conoscere i libri che proponiamo alle classi. I primi lettori esperti dovremmo essere proprio noi: conoscere tanti titoli, anche tra le pubblicazioni più recenti, ci rende competenti nel suggerire, consigliare, dibattere e, senza dubbio, ci rende più credibili.

Quindi, buone letture a tutti noi!