Qual è il vero scopo della scrittura? Scrivere è comunicare. Fin dai tempi dell’uomo preistorico il sapere e le storie si sono tramandate per via orale. Solo in un secondo momento è arrivata la scrittura e la scelta di trasformare in testo scritto ciò che inizialmente era orale. Scrivere testi dovrebbe essere un naturale passaggio attraverso diverse fasi: pensiero – linguaggio – scrittura.
Per imparare a scrivere occorre, quindi, prima imparare a parlare e ad esprimere i pensieri ad alta voce e poi trasformare questa competenza in scrittura. Al fine di conseguire questo obiettivo è necessario prevedere nella programmazione delle ore di Italiano degli spazi dedicati proprio alla competenza “oralità – ascolto e parlato”.
L’attività che proponiamo oggi è ispirata all’albo illustrato “Non ho fatto i compiti perché…” di Davide Calì e Benjamin Chaud nel quale un bambino cerca di spiegare alla maestra il perché non ha fatto i compiti assegnati. Il bambino ad ogni pagina inventa scuse sempre più strampalate e rocambolesche generando l’ilarità e soprattutto l’incredulità di chi lo ascolta. Si potrebbe pensare che proporre un libro che parla di bugie possa essere diseducativo, in realtà le scuse trovate sono talmente lontane dalla realtà che nei bambini si innesca un vero e proprio desiderio di trovare idee sempre più inverosimili.
Stefano Bordiglioni, nel suo libro “Giochi di scrittura” dedica un ‘intero capitolo alla validità di scrivere testi legati a bugie e finzioni, in quanto: “Scrivere fiction richiede la capacità di saper dire bugie molto speciali”. I bambini vengono invitati a mescolare ciò che conoscono con elementi di fantasia dando libero sfogo alla loro creatività all’interno di cornici ben strutturate come quelle delle diverse tipologie testuali.
La lettura del libro “Non ho fatto i compiti perché…” è un ottimo spunto per innescare nei bambini la voglia di emulare il protagonista cercando di trovare idee fantasiose che possono essere inizialmente espresse a voce e poi trasformate in piccoli racconti di poche righe. Ad accompagnare l’attività la scatola Inventa Storie, all’interno della quale si trovano parole che possono essere usate come spunto per nuovi racconti improbabili.
Il video qui proposto è suddiviso in tre parti:
- prima parte: lettura e interpretazione della storia;
- seconda parte: presentazione del lavoro;
- terza parte: videotutorial con i passaggi per realizzare la scatola Inventa Storie.
Video
MATERIALI AGGIUNTIVI
LE AUTRICI
Ginevra G. Gottardi
Esperta di attività storico -artistiche, insieme a Giuditta Gottardi ha fondato il centro di formazione Laboratorio Interattivo Manuale, un atelier dove creatività e didattica si incontrano.
Giuditta Gottardi
Insegnante di scuola primaria, insieme a Ginevra Gottardi ha creato il sito Laboratorio Interattivo Manuale, una piattaforma digitale di incontro e discussione sulla didattica attiva per migliaia di insegnanti.
Entrambe sono autrici Fabbri–Erickson.