Il 21 marzo, primo giorno di primavera, è anche la Giornata Mondiale della poesia. Istituita dall’UNESCO nel 1999, questa ricorrenza può diventare un vero e proprio palcoscenico per le parole, un’occasione preziosa per riscoprire la magia dell’espressione in versi e un laboratorio di emozioni.
Per ricordare che la poesia non è solo testo scritto, ma un’esperienza viva, fatta di suoni, colori e sensazioni, faremo riferimento a “Le storie di Gea”, sussidiario dei linguaggi Fabbri-Erickson, fresco di stampa e pronto per le nuove adozioni ministeriali.
Perché festeggiare la poesia?
La poesia è un linguaggio capace di trasformare anche una semplice parola in immagine, emozione o ricordo. In un’epoca in cui la comunicazione si riduce spesso a messaggi diretti e brevi, dedicare del tempo alla poesia significa offrire ai bambini e alle bambine uno spazio di libertà. È l’occasione per insegnare loro che le parole offrono opportunità che vanno spesso oltre il loro uso comune.
Attività pratiche per la classe
In vista della Giornata Mondiale della poesia, quindi, anticipiamo con grande piacere alcune delle soluzioni contenute in “Le storie di Gea” che sarà presto in visione per le adozioni dell’anno scolastico 2025-26.
- La poesia e le immagini
- Immaginate una poesia (per esempio “Due sorelle”, di Chiara Carminati).
- Affiancate un’immagine, vicina per assonanza, alla poesia (per esempio due maniglie come quelle contenute in “Occhio ladro”, Lapis Edizioni: sembrano davvero due impettite sorelle).
- Avrete ottenuto un rimando creativo, una suggestione ben distante dalla semplice descrizione didascalica.
- Infine, come suggerito nel taccuino di scrittura di “Le storie di Gea”, chiedete ai vostri alunni di fare una passeggiata per cercare “personaggi” dove meno se lo aspettano. Perché un personaggio, in fondo, è una questione di sguardi…
- Poesia e calligramma
Il calligramma è un tipo particolare di poesia: in pratica, i versi sono scritti in modo da rappresentare un disegno che completa l’opera e la rende ancora più incisiva.
Così, per esempio, un calligramma che faccia riferimento alla Luna avrà la forma di una Luna, uno dedicato al cuore sarà facilmente riconoscibile e così via.
Ovviamente un calligramma somma le difficoltà per i nostri piccoli poeti e poetesse: oltre alla scelta dei versi essi dovranno fare attenzione anche alla distribuzione delle parole sul foglio. Per questo, il taccuino de “Le storie i Gea” guida passo-passo i bambini nelle diverse fasi della produzione.
- Poesia collettiva
Per scrivere una poesia bisogna chiudersi in una stanza e lasciare il mondo fuori? Ovvero: la poesia è necessariamente il trionfo della solitudine?
Quando si parla di poesia non bisognerebbe mai dar nulla per scontato.
La xeropoesia, per esempio, è una tecnica di scrittura collettiva. Senza scendere troppo nel dettaglio, possiamo dire che si sceglie un tema, lo si mette al centro, e ogni persona di un gruppo scrive il proprio componimento intorno. Quello che si ottiene non è un collage di elementi diversi, ma un’unica opera d’arte che va apprezzata complessivamente.
In “Le storie di Gea” e nel “Taccuino per esprimersi”, la produzione di una xeropoesia viene proposta in modo strutturato e offre l’occasione di approfondire le figure retoriche, i giochi linguistici o i tanti modi diversi per scrivere poesie. - Diffondere la poesia
Indubbiamente, il mondo ha bisogno di poesia.
Per questo motivo, tra i nostri molti impegni da insegnanti ci dovrebbe essere l’attenzione a come favorire la diffusione di questa forma di espressione.
Un buon modo, soprattutto con i ragazzi di quinta, è la realizzazione di una piccola rivista poetica. Analogica o digitale, con uscita periodica o a numero unico, il sussidiario “Le storie di Gea” mette a disposizione qualche strumento per orientare docenti e alunni.
Un modo ancora più divertente è trasformare bambini e bambine in jukebox poetici. Sono sufficienti pochi strumenti di uso comune e l’occasione giusta (per esempio una festa di classe o di scuola). In questo caso, però, non diciamo di più perché la poesia è anche questo. Un piccolo mistero da scoprire un poco alla volta.
E per concludere…
Se vi siete iscritti alla seconda edizione di “La poesia è un segreto”, il contest di Rizzoli Education rivolto alle classi, non dimenticate di caricare gli elaborati. Se non avete ancora fatto, avete tempo fino al 31 marzo 2025. Noi ve lo consigliamo caldamente, perché la vera sfida didattica, per noi docenti, è trovare occasioni reali per agganciare la classe in progetti avvincenti e motivanti. E un contest è sicuramente una opportunità da cogliere! per tutte le informazioni, ecco il link: https://www.rizzolieducation.it/contest-poesia/
Buona poesia!