L’utilizzo del confronto nell’insegnamento della storia dell’arte è uno strumento sempre più sfruttato nella didattica. In particolare, proporre “confronti vicini” – cioè tra opere coeve – è utile per far cogliere meglio le specificità stilistiche di un autore o far comprendere come in uno stesso periodo possano coesistere linguaggi diversi; proporre “confronti lontani”, ovvero tra opere distanti cronologicamente, invece serve a evidenziare uno scarto tra epoche e protagonisti o, al contrario, a comunicare la fluidità dell’espressione artistica, la sua intrinseca continuità. Quest’ultimo tipo di confronto è anche adatto per far riflettere sull’importanza di un’opera o di un artista: è “misurando la loro tenuta” come riferimento per le generazioni successive che se ne comprende lo spessore e la portata.
Il metodo è inoltre valido per educare alla lettura formale dell’opera, per far riflettere sulle potenzialità degli elementi del linguaggio figurativo: affiancando opere che raffigurano uno stesso soggetto è possibile comprendere in modo più efficace come un differente impiego di stesure, gamme cromatiche e composizione riesca a produrre un effetto finale, e quindi un’impressione nell’osservatore, anche molto diversi.
Attraverso il confronto si riesce anche a chiarire l’utilizzo di categorie tipiche della disciplina, velocizzandone l’acquisizione da parte degli alunni e delle alunne: cosa si intende per naturalismo, per realismo, per astrazione, per idealizzazione? Ma anche: cosa si intende per composizione simmetrica ed equilibrata, per costruzione piramidale, per posa dinamica e aperta?… Certe distinzioni, va da sé, si colgono meglio se utilizzate non in senso “assoluto”, ma in relazione.
Occorre precisare però che, a differenza di quanto siamo portati a immaginare, difficilmente un confronto basta a se stesso: per quanto “parlante” possa essere, l’osservazione va sempre guidata e sostenuta. Sebbene la nostra sia una realtà che privilegia il canale visivo e ragazze e ragazzi siano costantemente sollecitati da stimoli visivi, non possiamo dare per scontate le loro capacità di lettura e comprensione dell’immagine. Si tratta quindi, prima di tutto, di guidarli a sviluppare l’abilità di osservazione dell’immagine e al metodo del confronto, la cui efficacia è diretta conseguenza del suo esercizio.
HUB Art – Novità 2021
Per affinare le capacità di lettura delle opere e soprattutto di confronto si può utilizzare HUB Art, uno strumento digitale messo a disposizione da Rizzoli Education che consente, tra le altre funzioni, anche di mettere a raffronto due opere riprodotte ad alta definizione, consentendo, così, ai docenti di impostare una lezione partendo proprio da questa metodologia.