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Going back to school: my favourite thing!

Esprimere le proprie preferenze, approfittando del rientro a scuola

di  Lara Carnovali

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A Settembre la mente di studenti, docenti e genitori è focalizzata principalmente su una cosa: il rientro a scuola! Negli ultimi anni anche in Italia si è diffusa la terminologia Back to School per indicare tutte le attività, preparazioni, momenti che iniziano ancor prima dell’effettivo inizio della scuola, e culminano con la ripresa delle lezioni.

Come insegnanti di L2 possiamo utilizzare il Back to School come pretesto per reintrodurre i bambini, che già durante l’anno precedente hanno avuto un primo approccio con la lingua target, all’immersione linguistica in maniera giocosa e divertente, facendo leva sui loro gusti, sulle loro preferenze, sui loro interessi. Sfruttare questo aggancio ludico e di sicuro impatto positivo con i nostri studenti ci aiuta a riprendere le fila linguistiche lasciate a Settembre con una nota leggera, gioiosa e personalizzata.

Perché partire dalle preferenze dei bambini?

I gusti personali, le preferenze e le propensioni individuali forniscono moltissimi spunti e agganci per coinvolgere i ragazzi, creando un clima positivo di approccio alla L2. Si tratta di attività altamente significative per vari motivi: 

  • in primo luogo vanno a toccare le corde delle emozioni positive, che, soprattutto quando si parla di L2, una materia non sempre facile per tutti, è importantissimo stimolare. Lavorare su quello “che piace” aiuta a creare una connessione positiva tra i sentimenti e le attività, attivando il transfer emotivo che, sulla lunga distanza, porterà a trasferire le emozioni piacevoli legate al task piacevole, all’apprendimento della materia stessa
  • Secondariamente, il lavoro sui gusti personali permette un alto livello di personalizzazione, dando all’insegnante la possibilità di uscire dallo schema delle lezioni preconfezionate e uguali per tutti e permettendo a ciascuno studente di esprimere la propria unicità. 
  • In ultimo, poiché il lavoro sui gusti personali è diverso per ciascuno studente, non esistono risposte giuste e risposte sbagliate. La possibilità di errore è ridotta al minimo, e questo favorisce un approccio più rilassato alla materia, perché viene meno l’ “ansia da prestazione” che si proverebbe se ci fosse una sola risposta giusta a un esercizio preconfezionato presentato allo stesso modo a tutti gli studenti.

Il lavoro concreto in classe

Le attività sulle preferenze e sui gusti sono molte, variegate, altamente personalizzabili e adattabili ai livelli di competenza di ciascuna classe e di ciascun gruppo di studenti. Vediamone alcune.

  • IN SCHOOL I LIKE: utilizziamo questa attività per ri-abituare i bambini alle routine scolastiche e alla scansione del tempo durante la giornata a scuola, e allo stesso tempo ripassare il vocabolario specifico relativo all’apprendimento. Creiamo insieme un visual (eventualmente anche utilizzando le pecs, per favorire l’integrazione anche degli alunni che traggono beneficio dall’uso della CAA) a dimensione poster in cui, uno dopo l’altro, sono elencati con immagini e parole in L2 i momenti della giornata. Alcuni esempi possono essere “drop off”, “entrance”, “attendance taking”, “lunchime”, “recess”… ciascun insegnante creerà il suo visual con la sua classe, sulla base della sua specifica routine scolastica. Dopo aver creato il display, si chiederà ai bambini di ricrearlo sul proprio quaderno, riportando immagini e parole. A questo punto potrà essere interessante intavolare una discussione, anche molto semplice, durante la quale chiedere agli studenti What do you like in school? oppure What do you like to do in school? O ancora What is your favourite part of the school day? Ciascun bambino, osservando il visual creato insieme, potrà dare la sua risposta senza paura di sbagliare, perché non esistono risposte corrette o errate. Con bambini con una competenza linguistica maggiore si potrà ampliare la discussione chiedendo Why?, o, ad un livello ancora più avanzato, domandare What is your least favourite part of the school day? Why? Con i bambini più piccoli si può chiedere di realizzare un disegno che rappresenti il loro momento preferito, con la scritta in grande IN SCHOOL I LIKE… L’insegnante potrà cogliere l’occasione per ampliare il vocabolario relativo ai verbi e alle azioni che si svolgono in ambiente scolastico, come to write, to read, to draw
  • LET ME INTRODUCE MYSELF: con l’inizio dell’anno scolastico è molto probabile che all’interno della scuola, se non sulla classe stessa, arrivino persone nuove, nuovi insegnanti, nuovi collaboratori. L’insegnante può utilizzare questo pretesto per chiedere a bambini di “presentarsi” attraverso le loro preferenze. Utilizzando la scheda allegata, ciascun bambino potrà completare il lavoro inserendo il proprio ritratto e riempiendo i riquadri seguendo i propri gusti del momento. A seconda della classe e del livello di competenza, ciascun quadro potrà essere completato con un disegno, una parola, una semplice frase. I lavori dei bambini potranno poi essere appesi in corridoio, in modo da poter essere visibili a tutti.
  • MY FAVOURITE BINGO: rivisitare il classico gioco del bingo in chiave esplorativa è sempre una scelta vincente. In questo caso si userà il pretesto della “tombola” per riallacciare i rapporti tra i bambini che, durante l’estate, possono essersi un po’ allentati, e al tempo stesso conoscersi meglio utilizzando la L2. L’insegnante distribuirà agli studenti la scheda allegata e chiederà a ciascuno di completarla in maniera personale, a seconda dei suoi gusti. Vengono richieste cose molto semplici, come il colore preferito, il dolce, il numero… quando i bambini avranno completato ciascuno la propria cartella, comincerà il gioco vero e proprio. In un momento completamente destrutturato tutti gli studenti potranno muoversi liberamente per la classe, cercando altri compagni che abbiano le loro stesse preferenze; lo faranno girando per l’ambiente e chiedendosi l’un l’altro “What’s your favourite…?”.Quando troveranno un altro bambino con un gusto come il loro, entrambi coloreranno la casella corrispondente, scrivendo il nome del compagno, dopodichè torneranno a chiedere e a colorare. Vincerà il gioco chi, per primo, riuscirà a colorare un’intera fila della sua cartella.
  • MY FAVOURITE THINGS POEM: con i bambini più grandi, o ad un livello di competenza linguistica abbastanza alto, l’insegnante potrà proporre la lettura della seguente poesia

My favorite things are five:
the sound of bees around their hive,
the yellow roses when they bloom,
the white, gigantic, shiny moon.
The smell of pie, when it bakes
(‘cause I love pies, but also cakes).
The ocean, blue as blue is the sky,
a gentle, speckled butterfly.
The voice of mummy in the morn’,
the taste of pizza with popcorn.
Oh, wait! All of these things are more than five!
Who cares? These things all make me feel alive!

Partendo dal testo della poesia gli studenti potranno lavorare in primo luogo ad un semplice esercizio di traduzione, creando un elenco delle cose che l’autore nomina come le sue preferite. Poi, insieme all’insegnante, potranno elaborare le loro semplici poesie, elencando ciò che ciascuno preferisce e provando ad abbinare gli oggetti elencati dall’intero gruppo classe sulla base delle rime.

Per concludere, si suggerisce la visione, l’ascolto e la lettura del testo della canzone “My favourite things” tratto dal musical “The Sound of Music”. La canzone può essere imparata a memoria come esercizio di pronuncia leggere e spensierato di inizio anno.

Ripartire da dove si è

La ripresa dell’anno scolastico è sempre un momento delicato, talvolta per alcuni studenti difficile, Trasmettere ai bambini il messaggio che ciascuno è importante e benvenuto così com’è, con le sue particolarità e i suoi gusti unici, equivale a dire, per lo meno nell’insegnamento della Lingua 2: “Non mi interessa solo che tu impari a parlare la lingua, ma mi interessa che tu impari a parlare in lingua di qualcosa che ha senso PER TE”. Lavorare partendo dalle preferenze individuali permette un enorme ampliamento proprio a partire dalle diversità e dalle unicità. Il bambino che, unico nella classe, ci ha fatto sapere che il suo sport preferito è il Lacrosse, per esempio, potrebbe spiegarne le regole e raccontare come mai lo conosce; la bambina che preferisce la lettera W potrebbe dirci che è la lettera iniziale di Wendy, la sua cugina preferita… in ogni caso questo approccio aperto e non troppo strutturato permette un’alta personalizzazione e, soprattutto, una grande possibilità di coinvolgimento concreto dei nostri studenti nell’apprendimento della L2 come mezzo reale di comunicazione significativa.