Da quasi un anno la pandemia di Covid-19 è al centro dell’interesse globale. Per descriverne gli sviluppi è stata prodotta un’enorme quantità di grafici, planisferi, carte tematiche. In questa massa di dati ed elaborazioni, è possibile individuare una serie di materiali che si prestano da un lato a illustrare i vari aspetti di un fenomeno inevitabilmente molto vicino all’esperienza degli studenti, dall’altro, in un’ottica di acquisizione delle competenze specifiche della materia, a mostrare la funzione propria di ciascuno degli «strumenti del geografo», a definirne il campo di applicazione e a rivelarne l’utilità e la capacità comunicativa.
Non solo torte: scoprire nuove forme di grafici applicate alla pandemia
Lo sviluppo della grafica digitale consente di trasporre i dati numerici in formati sempre più vari, adatti a rendere intellegibili anche realtà molto complesse. Non più dunque, o non soltanto, i tradizionali diagrammi, istogrammi e torte, ma grafici interattivi progettati appositamente per evidenziare al meglio ogni aspetto di un fenomeno. Queste potenzialità sono state sfruttate appieno da mass media digitali e siti istituzionali per soddisfare la richiesta di informazioni su Covid-19. Ciò offre la possibilità di familiarizzare gli studenti con raffigurazioni innovative, dall’aspetto dinamico e gradevole, tutte caratteristiche che agevolano il compito dell’insegnante nella non facile impresa di far apprezzare il valore dei grafici come elemento di sintesi e illustrazione di dati.
Tra i siti italiani, è ricco e ben organizzato quello del Sole 24 Ore, che offre un’ampia gamma di grafici interattivi (https://lab24.ilsole24ore.com/coronavirus/#).
Tra i siti internazionali, l’agenzia Reuters (https://graphics.reuters.com/) offre sezioni dedicate non solo all’evoluzione numerica dei contagi da Covid-19 ma anche alla mutazione del virus e allo sviluppo e diffusione dei vaccini. Si limitano agli aspetti numerici della pandemia il sito dell’Organizzazione mondiale della sanità (https://covid19.who.int/) e la sezione del New York Times (https://www.nytimes.com/interactive/2020/world/coronavirus-maps.html?action=click&module=Top%20Stories&pgtype=Homepage), entrambi ricchi di contenuti interattivi.
Un planisfero animato per seguire l’evoluzione dei fenomeni nel tempo
La tecnologia digitale consente di visualizzare lo sviluppo diacronico dei fenomeni, sintetizzando più immagini in una sequenza. Ciò che si dovrebbe altrimenti illustrare con più tavole o con complessi database numerici può così essere osservato a colpo d’occhio attraverso un planisfero animato, in una modalità coinvolgente e di facile accesso. Tra i siti che offrono questo strumento, vi è quello della Johns Hopkins University (https://coronavirus.jhu.edu/data/animated-world-map), una delle istituzioni più accreditate per le statistiche globali sulla pandemia.
Le metacarte: distorsione comunicativa
Anziché evidenziare la diversa intensità di un fenomeno attraverso le gradazioni di colore, come le carte tematiche tradizionali, la metacarta la mostra attraverso l’ingrandimento o la riduzione di un territorio. Questa tecnica risulta particolarmente incisiva nel rilevare sostanziali differenze tra le diverse aree considerate e mette alla prova in modo immediato le conoscenze di base degli studenti, interrogando la loro nozione degli spazi geografici. Diverse metacarte relative alla pandemia di Covid-19 (compreso un planisfero animato) sono presenti sul sito WorldMapper (https://worldmapper.org/).