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Dalla passione per la vita allo studio delle Scienze Biologiche

di  Chiara De Marchi

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Quando pensiamo alla biologia, ci vengono in mente laboratori e manuali, ma c’è molto di più dietro a questa disciplina. Cosa significa realmente studiare Scienze Biologiche? E quali strade professionali si possono intraprendere dopo la laurea? Scopriamo insieme le molteplici sfaccettature di questo affascinante campo!

La passione per la vita e la biologia

Quando parliamo di biologia, parliamo di vita. La parola stessa deriva dal greco “bios” (vita) e “logos” (studio), quindi si riferisce allo studio della vita in tutte le sue forme. Ma non si tratta solo di analizzare cellule al microscopio o di memorizzare nomi scientifici: studiare biologia significa esplorare i meccanismi nascosti che regolano l’esistenza di ogni essere vivente. Non è affascinante?

Consideriamo, ad esempio, l’evoluzione. Come ha fatto Darwin a formulare una nuova spiegazione per la straordinaria diversità delle specie? Ha osservato, sperimentato e integrato idee già esistenti, fino a sviluppare una teoria che continua a essere fondamentale per la biologia moderna. Qui entra in gioco la creatività: non si tratta solo di ripetere ciò che già conosciamo, ma di esplorare e comprendere sempre più a fondo i meccanismi che governano il mondo vivente.

Corso di laurea in Scienze biologiche: cosa si studia?

A differenza di ciò che si potrebbe pensare, non ci si limita a osservare piante e animali: è un percorso che abbraccia molteplici discipline e aree di studio, che vanno dalle scienze molecolari alla botanica, dalla genetica alla zoologia.

Durante i primi anni della triennale si acquisiscono le basi in chimica, fisica e matematica, discipline fondamentali per comprendere i meccanismi biologici. Successivamente, si approfondiscono le materie più specifiche come la biologia cellulare, la biochimica, l’ecologia e la fisiologia degli organismi viventi. Al terzo anno, hai la possibilità di scegliere esami che ti permettono di specializzarti in un ambito di tuo interesse, come farmacologia, anatomia umana, genetica ed evoluzione, paleobiologia, scienza dell’alimentazione e molte altre, magari in vista della magistrale o del settore lavorativo che vuoi intraprendere.

Il percorso di studi prevede anche esperienze pratiche in laboratorio, essenziali per mettere in pratica ciò che hai appreso. E poi ci sono le esperienze sul campo, dove puoi osservare direttamente gli organismi nel loro ambiente naturale, una parte affascinante e fondamentale se desideri lavorare in ambito ambientale o nella conservazione della natura.

Laurea in Scienze biologiche: quali possibilità dopo?

Terminata la triennale, si aprono diverse strade. Puoi scegliere di continuare con una laurea magistrale in settori come la biologia molecolare, l’ecologia, le biotecnologie, l’astrobiologia, la biologia marina, la biologia sanitaria e molti altri. Io, ad esempio, ho deciso di proseguire con una magistrale in Biotecnologie per la medicina traslazionale, un percorso che mi affascina perché unisce la ricerca di base con soluzioni pratiche per la diagnosi, la prevenzione e la cura delle malattie. 

E gli sbocchi lavorativi? Ecco alcune delle principali opzioni:

  • Controllo qualità: molte aziende, soprattutto nei settori industriali e alimentari, hanno bisogno di figure esperte per garantire che i loro prodotti rispettino gli standard di sicurezza e qualità, o per monitorare l’impatto ambientale delle loro attività. 
  • Industria farmaceutica, biochimica e alimentare: queste industrie hanno una forte domanda di biologi e biologhe specializzate nella ricerca e nello sviluppo di nuovi prodotti, farmaci o alimenti.
  • Informatore o informatrice scientifico/a: questa figura professionale ha il compito di comunicare ai medici e agli operatori sanitari le informazioni riguardanti nuovi farmaci, dispositivi medici o trattamenti innovativi.
  • Esperto/a per laboratori scientifici nelle scuole: un altro sbocco interessante è quello di collaborare con le scuole primarie e secondarie come esperto/a per la conduzione di laboratori scientifici. Questo ti permetterebbe di trasmettere la passione per la scienza ai più giovani, facendoli avvicinare al mondo della biologia attraverso esperimenti e attività pratiche.
  • Divulgazione scientifica/comunicatore o comunicatrice scientifico/a: se la tua passione è comunicare la scienza e renderla accessibile a tutti, puoi anche lavorare come libero professionista nel campo della divulgazione scientifica. Potresti collaborare con musei, editori scientifici, oppure sfruttare i social media e altri mezzi di comunicazione per condividere le tue conoscenze e avvicinare il pubblico alla biologia.

Quest’ultima è la strada che ho scelto io: attraverso i social media e la scrittura di articoli di scienza, mi dedico a rendere la biologia comprensibile e affascinante per la mia community. Anche se non avevo pianificato questo percorso fin dall’inizio, è stata un’evoluzione naturale del mio amore per la biologia. La divulgazione è un modo straordinario per mantenere viva la tua passione, ma anche per avere un impatto positivo su chi ti segue. Non si tratta solo di “condividere informazioni” ma di coinvolgere le persone, stimolarle a farsi domande e a vedere la scienza come qualcosa che sta tutt’attorno a noi.

Inoltre, per i laureati di I livello è prevista l’iscrizione all’Albo B dell’Ordine Nazionale dei Biologi (Biologo junior), previo superamento di un Esame di Stato. Il Biologo junior svolge funzioni tecnico-professionali, anche nel campo della ricerca, utilizzando procedure tecnico-analitiche per condurre saggi e analisi in vari ambiti, come:

  • analisi biochimiche, microbiologiche, virologiche, farmacologiche, immunologiche, citologiche e istopatologiche nel campo della diagnostica clinica;
  • analisi di controllo ambientale, di igiene delle acque, dell’aria, del suolo e degli alimenti, e di qualità su materiali di origine biologica;
  • compiti tecnico-operativi e di supporto nelle attività produttive e tecnologiche all’interno delle imprese.

Questi sono solo alcuni dei tanti percorsi che puoi seguire, e la biologia è una disciplina in continua evoluzione; quindi, le opportunità crescono di anno in anno.

È possibile studiare biologia senza un background specifico?

La risposta è assolutamente sì, e te lo dico per esperienza personale. Io stessa ho frequentato un istituto tecnico commerciale con corrispondenza in lingue estere. Un percorso che, col tempo, ho capito non essere quello giusto per me. Non avevo solide basi scientifiche come quelle che si acquisiscono in un liceo scientifico, e all’inizio credevo che questo sarebbe stato un ostacolo insormontabile. Inizialmente, avevo persino intrapreso un altro corso di laurea, Mediazione Linguistica e Culturale, che ho lasciato all’inizio del terzo anno per iscrivermi a Scienze Biologiche, inseguendo quella che era la mia vera passione.

Ma, come spesso accade, la vita ci mette di fronte a ostacoli inaspettati. Tra problemi di salute e altri progetti di vita, ho messo da parte ciò che davvero mi faceva battere il cuore. Per anni ho seguito altre strade, ma il desiderio di tornare alla biologia non mi ha mai abbandonato. Molti anni dopo, ho ritrovato il coraggio di riprendere quel sogno e rimettermi in gioco, tornando a studiare ciò che amavo davvero. All’inizio non è stato facile: rimettersi sui libri dopo tanto tempo e recuperare le lacune è stata una vera sfida, ma ce l’ho fatta. Mi sono laureata in Scienze Biologiche! Non è stato un percorso lineare né veloce, ma è stato il mio percorso. Se posso darti un consiglio, è questo: non c’è un “tempo perfetto” o un “percorso ideale” per seguire i propri sogni. Ciascuno ha il proprio ritmo e il proprio cammino, e non importa quanto tempo ci vorrà.

La cosa più importante è la passione, la determinazione e la voglia di mettersi in gioco. Nel mio caso, anche se il percorso è stato più lungo del previsto, l’esperienza mi ha resa più consapevole e motivata. E alla fine, ciò che conta davvero non è quanto velocemente raggiungi il traguardo, ma la soddisfazione di aver seguito la tua strada, indipendentemente dalle deviazioni lungo il percorso. In conclusione, studiare scienze biologiche non è solo un percorso accademico, ma un viaggio che può trasformare la tua vita. Ogni esperienza, ogni scelta ti porta a scoprire qualcosa di nuovo su te stesso e sulle tue passioni. Personalmente, ho imparato che non importa se parti da un background diverso: ciò che conta è avere la curiosità e il coraggio di seguire i propri sogni.

Se hai dubbi o domande, sappi che sono qui per condividere la mia esperienza e aiutarti. Ogni passo che fai in questo affascinante mondo della biologia è un’opportunità per crescere e scoprire nuove strade. Ricorda, la scienza è un’avventura che continua a sorprenderti. Non vedo l’ora di vedere dove ti porterà il tuo viaggio! Buona fortuna e, soprattutto, segui sempre la tua passione!

Rubrica a cura di Generazione Stem