Il 2 aprile 2025, la Chiesa cattolica commemorerà il XX anniversario della morte di San Giovanni Paolo II, il Papa pellegrino dichiarato “Santo subito” dai fedeli nel giorno della sua morte e durante i suoi funerali.
Ma chi era … e perché era importante?
Karol Wojtyla, il suo nome di battesimo, è nato a Wadowice in Polonia il 18 maggio 1920. È diventato papa nel 1978 col nome di Giovanni Paolo II, il primo papa non italiano (inoltre, parlava fluentemente 14 lingue!) a governare il Vaticano in più di 500 anni e il suo regno, con i suoi 26 anni, fu il secondo più lungo nella storia papale.
Giovanni Paolo II aveva avuto una vita difficile. Aveva perso sua madre all’età di 8 anni, suo fratello quando ne aveva 12 e suo padre a 20. “Non ero presente alla morte di mia madre, non ero presente alla morte di mio fratello, non ero presente alla morte di mio padre”, dirà dopo quasi 40 anni. “A 20 anni avevo già perso tutte le persone che amavo”.
Proprio in quegli anni della gioventù, i nazisti avevano occupato la Polonia. Wojtyla lavorava come fattorino nei ristoranti e come manovale per non essere deportato in Germania. Nel 1942 iniziò a studiare, in segreto, in un seminario clandestino.
Più volte scampò alla morte in strani incidenti ed evitò anche la Gestapo, cosa che per lui confermò la sua vocazione a diventare prete.
Durante il regime nazista, mentre era ancora seminarista, gli viene attribuito il merito di aver salvato la vita a diversi bambini ebrei, cosa che gli valse la medaglia di “Giusto tra le Nazioni”.
Ordinato sacerdote nel 1946, studiò teologia alla Pontificia Università dell’Angelicum di Roma. Insegnò etica all’università di Cracovia, conseguì un secondo dottorato in filosofia e scrisse poesie, opere teatrali e articoli su questioni ecclesiali.
Nel 1958, all’età di soli 38 anni, divenne il vescovo più giovane della Polonia; a 44 anni nel 1964, arcivescovo di Cracovia; a 58 era il papa più giovane degli ultimi 132 anni.
Giovanni Paolo II desiderava rendere la Chiesa più amorevole e accessibile, pur rimanendo un papa conservatore, ben saldo ai dogmi della Chiesa Cattolica di cui era propagatore e difensore.
Papa Giovanni Paolo II ha scritto 12 encicliche, proclamato santi 280 beati, presieduto 12 sinodi dei vescovi, creato 157 cardinali, compiuto viaggi pastorali in Italia e all’estero per un totale di 1.118.130 chilometri, come se avesse percorso circa 27 volte il globo terrestre.
Si è rivolto anche ai giovani! Nel 1984 ha istituito la Giornata Mondiale della Gioventù, che il Vaticano ha riconosciuto come il più grande raduno papale con i giovani mai realizzato.
Sei ore prima della morte, Giovanni Paolo II, nella sua lingua polacca sussurrava con voce fragile queste parole: ‘Lasciatemi andare alla Casa del Padre’.
Il 2 aprile 2005 alle ore 21,37, Giovanni Paolo II moriva. Tutto il mondo pianse.
E molti, tra la folla immensa presente al suo funerale, già invocavano la sua santità. La Chiesa universale lo canonizzerà il 27 aprile 2014 e noi lo ricordiamo con queste parole, oggi, dopo quasi 20 anni dalla sua morte.
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