Articoli, video, schede informative, approfondimenti, spunti, lesson plan per portare questo tema nella tua classe
La Costituzione italiana rappresenta la nostra fonte normativa più importante, poiché tutte le altre fonti del diritto devono rispettarne i princìpi.
All’interno della nostra Costituzione sono descritti i princìpi fondamentali che regolano la vita dei cittadini, i diritti, i doveri, le libertà, oltre alla struttura e al funzionamento degli organi più importanti dello Stato.
Il volume di Anna Sarfatti per affrontare in forma giocosa gli articoli della nostra legge più importante
Non solo l’Italia ha una Costituzione, ma quasi tutti gli Stati moderni sono dotati di una legge fondamentale. Sotto l’aspetto formale, gli Stati moderni hanno Costituzioni scritte, poiché questa modalità consente di conoscerne più facilmente i contenuti. In alcuni Stati, che hanno una diversa tradizione giuridica, la legge fondamentale non è scritta in un unico testo, ma discende da fonti non scritte. Ciò significa che le norme costituzionali derivano da norme consuetudinarie e da vecchi testi a mano a mano adattati ai tempi. Hanno Costituzioni scritte quasi tutti gli Stati moderni, tra cui Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi ecc., mentre gli esempi di Costituzioni non scritte sono, molto pochi.
La Costituzione è composta da 139 articoli e XVIII Disposizioni transitorie e finali: il testo costituzionale, in verità, non è più esattamente quello entrato in vigore nel 1948, in quanto sono state apportate diverse modifiche per adeguarlo alla nuova realtà sociale e politica e sono stati abrogati alcuni articoli (artt. 115, 124, 128, 129, 130), ma la numerazione è rimasta invariata.
La Costituzione è distinta in due parti:
precedute dai Princìpi fondamentali e seguite dalle Disposizioni transitorie e finali.
Trovi tutti gli articoli della Costituzione, in italiano e in alcune lingue straniere, sul sito del Senato della Repubblica al link www.senato.it/1024
Con l’istituzione dell’insegnamento trasversale dell’Educazione civica, la scuola torna a essere non solo luogo di apprendimento in senso stretto, ma anche spazio di educazione alla vita sociale e comune e di formazione di cittadini consapevoli e attivi.
L’anno scolastico 2020/2021 sarà a tutti gli effetti un laboratorio: per la definizione e la creazione dei curriculi; per l’identificazione in ciascun istituto dei docenti cui affidare l’insegnamento di Educazione civica e di quelli con compiti di coordinamento; per l’individuazione delle risorse da mettere in campo.
Abbiamo riassunto per punti tutto ciò che è necessario sapere per attivare l’insegnamento dell’Educazione civica nella scuola secondaria di secondo grado.
● La legge 92 del 20 agosto 2019, entrata in vigore il 1° settembre 2020, ha reintrodotto lo studio dell’Educazione civica in tutti gli ordini e i gradi di scuola.
● Con il Decreto ministeriale n. 35 del 22 giugno 2020 sono state emanate le Linee guida per l’Educazione civica, in modo da favorire una corretta attuazione della legge e la conseguente revisione dei curricoli di istituto.
Finalità (art. 2, co. 1)
Le istituzioni scolastiche devono promuovere l’insegnamento trasversale dell’Educazione civica, che sviluppa la conoscenza e la comprensione delle strutture e dei profili sociali, economici, giuridici, civici e ambientali della società, con avvio di iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile fin dalla scuola dell’infanzia.
Orario (art. 2, co. 3)
Per ciascun anno di corso, l’orario non può essere inferiore a 33 ore annue, da svolgersi nell’ambito del monte ore obbligatorio previsto dagli ordinamenti vigenti. Per raggiungere il predetto orario gli istituti scolastici possono avvalersi della quota di autonomia utile per modificare il curricolo.
Docenti (art. 2, co. 4)
Nelle scuole del secondo ciclo, l’insegnamento è affidato ai docenti abilitati all’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche, ove disponibili nell’ambito dell’organico dell’autonomia (ove non disponibili l’insegnamento è affidato, come per il primo ciclo, ai docenti in contitolarità).
Coordinatore (art. 2, co. 5)
Per ciascuna classe è individuato, tra i docenti impegnati nell’insegnamento dell’Educazione civica, un docente coordinatore, al quale è affidato il compito di formulare la proposta di voto espresso in decimi, acquisendo elementi conoscitivi dagli altri docenti impegnati nell’insegnamento.
Valutazione (art. 2, co. 6)
L’insegnamento trasversale dell’Educazione civica è oggetto di valutazioni periodiche e finali.
Aspetti contenutistici e metodologici
«I nuclei tematici dell’insegnamento, e cioè quei contenuti ritenuti essenziali per realizzare le finalità indicate nella Legge, sono già impliciti negli epistemi delle discipline. […] Si tratta dunque di far emergere elementi latenti negli attuali ordinamenti didattici e di rendere consapevole la loro interconnessione, nel rispetto e in coerenza con i processi di crescita dei bambini e dei ragazzi nei diversi gradi di scuola».
Nuclei tematici
L’insegnamento si sviluppa intorno a tre nuclei tematici:
Trasversalità e contitolarità dell’insegnamento
Si richiama il carattere della trasversalità nell’insegnamento di Educazione civica e della contitolarità dell’insegnamento e il coordinamento delle attività.
L’allegato C, Integrazioni al Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione, riporta l’elenco delle conoscenze, abilità e competenze relative all’insegnamento trasversale dell’Educazione civica.
Argomenti principali (art. 3, co. 1)
Sono altresì promosse (art. 3, co. 2):
Territorio e cittadinanza attiva (art. 4)
Al fine di promuovere la conoscenza del pluralismo istituzionale sono adottate iniziative per lo studio degli statuti delle Regioni. Al fine di promuovere la cittadinanza attiva, possono essere avviate iniziative per lo studio dei diritti e degli istituti di partecipazione a livello statale, regionale e locale.
Educazione alla cittadinanza digitale (art. 5)
Esperienze extrascolastiche (art. 8)
L’insegnamento trasversale di Educazione civica è integrato con esperienze extra-scolastiche, a partire dalla costituzione di reti anche di durata pluriennale con altri soggetti istituzionali, con il mondo del volontariato e del Terzo settore, con particolare riguardo a quelli impegnati nella promozione della cittadinanza attiva.
I Comuni possono promuovere ulteriori iniziative in collaborazione con le scuole, con particolare riguardo alla conoscenza del funzionamento delle amministrazioni locali e dei loro organi, alla conoscenza storica del territorio e alla fruizione stabile di spazi verdi e spazi culturali.
STORIA triennio / da Una storia per riflettere
Il REPORTAGE di Francesca Mannocchi (giornalista, inviata di guerra e scrittrice) tratta, fra gli altri argomenti, dello Yemen, il Paese che ha vissuto dopo il 2015 la più grave crisi umanitaria al mondo. L’attività pluridisciplinare parte dalla fotografia del campo profughi a Khamer per riflettere e creare tutte le possibili connessioni tematiche
Scarica le pagine di inquadramento e dell’attività
Attività
GRECO / da Il nuovo greco di Campanini
Dalla rivolta ionica, quali sono state le tappe significative di rivendicazione delle libertà individuali? Un laboratorio multidisciplinare, a partire dal concetto di “libertà” nella cultura greca, approfondisce il tema e invita a riflettere sulle libertà fondamentali sancite nella nostra Costituzione.
Scarica le pagine dell’attività: Dalla Grecia a oggi: libertà e rivoluzioni
EDUCAZIONE CIVICA / da Cittadine e cittadine
Per aiutare i ragazzi a diventare cittadini consapevoli e attivi, scopri il laboratorio delle competenze che propone attività da svolgere singolarmente e in gruppo.
Scarica le pagine dell’attività: Laboratorio delle competenze
EDUCAZIONE CIVICA / da La nuova educazione civica
La Costituzione è distinta in due parti: Diritti e doveri dei cittadini e Ordinamento della Repubblica, precedute dai Princìpi fondamentali e seguite dalle Disposizioni transitorie e finali. Nei Princìpi fondamentali (artt. 1-12) sono contenuti i princìpi ispiratori della Carta costituzionale: i diritti inviolabili, la sovranità popolare, il ripudio della guerra, il diritto di uguaglianza, il solidarismo.
EDUCAZIONE CIVICA / da La nuova educazione civica
Gli artt. dal 13 al 28 della Costituzione disciplinano i diritti di libertà di cui i cittadini godono sia in quanti individui (diritti individuali), sia in quanto singoli facenti parte di una collettività (diritti collettivi). Sono i diritti che garantiscono alla persona una sfera di azione libera dall’ingerenza dello Stato e costituiscono la base su cui appoggia una moderna democrazia.
EDUCAZIONE CIVICA / da La nuova educazione civica
La nostra vita è caratterizzata da numerose relazioni sociali, attraverso le quali esprimiamo la nostra personalità: a scuola con i compagni, in ufficio con i colleghi, a casa con gli amici e così via. La Costituzione prevede una tutela delle libertà collettive, esercitabili da parte di gruppi di persone, come per esempio l’art. 17 che garantisce la libertà di riunione, in qualsiasi luogo e per il motivo che preferiamo, purché pacifico, con l’unico divieto di non portare armi.
Ci sono date che hanno segnato una svolta decisiva nella storia dell’umanità e, più da vicino, del nostro Paese. Conoscerle e celebrarle vuol dire non solo ripercorrere tappe fondamentali della nostra storia, ma anche capire quello che siamo oggi e come lo siamo diventati. Tornando indietro nel tempo ricostruiamo la nostra identità personale e collettiva e ricordiamo l’importanza di valori condivisi che provengono da un passato comune.
Vi proponiamo alcune tra le ricorrenze che permettono di trattare i grandi temi del nostro passato/presente/futuro con un approccio attivo e partecipativo da parte di studentesse/studenti.
STORIA / da Dal tempo alla Storia
Il 17 marzo 1861 veniva proclamato a Torino il Regno d’Italia e il 17 marzo è quindi l’anniversario dell’Unità d’Italia. Questa data è stata celebrata solennemente nel 1911, 1961 e 2011 e oggi rimane un’occasione per riflettere insieme sull’importanza dell’unità nazionale e dei suoi simboli, come l’inno.
Il 25 aprile 1945 segna la Liberazione dal nazifascismo e, al tempo stesso, il punto di partenza del processo di costruzione della democrazia italiana. Spunti di riflessione, letture, film aiutano a ricostruire in classe il significato della Resistenza e di valori come libertà, giustizia e democrazia.
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STORIA / da Dal tempo alla Storia
Il 1° maggio 1886 a Chicago -uno dei maggiori poli industriali degli Stati Uniti- veniva indetto un grande sciopero per ottenere orari di lavoro più sopportabili rispetto ai durissimi turni in fabbrica di 12,14 e 16 ore. Dal 1889 il Primo Maggio è la Festa del lavoro e rappresenta ogni anno un appuntamento per fare il punto su un tema molto presente nella Costituzione Italiana.
STORIA / da Dal tempo alla Storia
Il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica italiana perché, proprio tra il 2 e il 3 giugno 1946, si tenne il referendum con cui gli italiani scelsero di far diventare l’Italia una Repubblica costituzionale, abolendo la monarchia. Una giornata celebrata con grandi iniziative e cerimonie ufficiali per riaffermare l’identità della nostra nazione in continua trasformazione.