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In viaggio verso la Città di Smeraldo

Un percorso interdisciplinare accompagnato dalla lettura del libro “Il Mago di Oz” di L. Frank Baum

di  Valentina Perolio

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Leggere i grandi classici a scuola è sicuramente uno dei modi più efficaci per avvicinare le bambine e i bambini alla lettura, ma può diventare anche un meraviglioso spunto per coinvolgerli e aiutarli a sviluppare competenze in diversi ambiti disciplinari. L’unità di apprendimento che vi propongo è stata da me sperimentata diversi anni fa in una pluriclasse di scuola primaria formata da un gruppo di bambini e bambine dalla 1a alla 5a; questo a dimostrazione del fatto che gli sviluppi disciplinari possono essere adattati a tutte le classi.

La strutturazione del percorso

  • Con cadenza settimanale leggevo uno o due capitoli della storia.
  • Subito dopo, i più grandi si dedicavano all’analisi del testo completando una tabella* al pc in cui riportavano il titolo, l’ambientazione, i personaggi e gli avvenimenti principali del capitolo.
  • I più piccoli, invece, sperimentavano l’utilizzo del programma Paint per rappresentare i personaggi della storia rispettando forme e colori ben descritti da Baum.
  • Come ulteriore sviluppo, ci siamo anche dedicati alla realizzazione di un modellino del Regno di Oz utilizzando materiali di recupero con i Paesi posti ai 4 punti cardinali, il deserto tutto intorno, la strada lastricata di mattoncini gialli e la Città di Smeraldo al centro.

In questo modo abbiamo lavorato sulle competenze digitali, tecnologiche, linguistiche e naturalmente sociali.

Sviluppi disciplinari

Quelle che seguono sono soltanto alcune delle possibili attività da proporre.

  • ITALIANO: potenziamento delle abilità di ascolto e comprensione del testo, analisi delle caratteristiche del racconto fantastico e delle diverse tipologie testuali (si trovano infatti brevi testi narrativi, descrittivi, ecc.), produzione scritta a partire dal modello fornito dal testo o come esercizio creativo.
  • INGLESE: con i ragazzi e le ragazze più grandi, è possibile anche affrontare il testo in lingua originale, accompagnandolo con immagini e gestualità o affiancandolo al testo in italiano; esistono anche diverse semplificazioni del testo in inglese, tra queste vi consiglio il libricino della serie “Step by step” (edizioni Liberty)** pensato per studenti di livello A1. 
  • GEOGRAFIA: realizzazione di una pianta (cartacea, tridimensionale o in formato digitale) del Regno di Oz (i riferimenti geografici forniti dal testo sono molto precisi, a partire dalla suddivisione del Regno sulla base dei 4 punti cardinali).
  • SCIENZE: studio dell’aria e dell’atmosfera con i suoi fenomeni (l’avventura ha inizio con l’arrivo di un ciclone); analisi di ecosistemi differenti (fin dai primissimi capitoli viene infatti messa in rilievo la differenza tra le grigie praterie del Kansas e i prati verdi, le foreste lussureggianti di Oz: quali esseri viventi abiteranno l’uno e gli altri ambienti? Quali relazioni intercorrono tra loro?); studio degli organi (ad es. cervello e cuore) e dell’importanza di nutrirsi correttamente e idratarsi a sufficienza; studio dei materiali e delle loro proprietà.
  • MATEMATICA: si potrebbe pensare a un percorso sulla misura a partire dal calcolo della distanza da percorrere per arrivare alla Città di Smeraldo, anche in relazione al tempo impiegato dai 4 protagonisti; sviluppo del problem solving per aiutare i personaggi a superare le difficoltà che incontrano, anticipando la lettura con alcune domande come: “Voi cosa fareste a questo punto?”, “Come si può risolvere questo problema?”, …
  • ARTE E IMMAGINE: rappresentazione dei paesaggi e dei personaggi della storia utilizzando tecniche diverse.
  • MUSICA: ascolto e analisi della canzone “Over the Rainbow” di Arlen e Harburg; confronto con il rifacimento e il remix ad opera del noto cantante Israel Kamakawiwo’ole.
  • EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ: si possono proporre diverse attività a partire dagli stati d’animo di Dorothy (“Come ti sentiresti tu al suo posto? Come pensi che si sia sentita lei? Cosa fai quando ti senti spaventato/a?”); si può riflettere sul valore educativo dell’errore, infatti spesso i personaggi dichiarano di aver imparato qualcosa dai propri errori; riflettere insieme al Taglialegna di Latta, allo Spaventapasseri e al Leone Codardo sui propri punti di forza e di debolezza.

* Quella che trovate in allegato può servirvi da modello o essere utilizzata così com’è. Scarica la tabella

**A questo link potete ascoltare gratuitamente la lettura del libro.