Rivolto alle/ai docenti della scuola secondaria di secondo grado
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Intervento
Qual è il backstage di un’opera d’arte? E soprattutto quanti sono i backstage di un’opera d’arte? Perché un’opera d’arte è, innanzitutto, la creazione di un artista, ma anche un patrimonio comune da conservare e tutelare, un documento storico, una voce che ci parla al cuore e ci emoziona, a volte anche a distanza di secoli.
Parleranno di questo, e molto altro, Valerio Terraroli, docente di storia dell’arte contemporanea e storia della critica d’arte all’Università di Verona, Stefano Karadjov, direttore della Fondazione Brescia Musei, Francesca Morandini, Conservatore collezioni e aree archeologiche di Fondazione Brescia Musei, Raffaele Cipolletta, architetto dello studio Mario Bellini, e Ada Masoero, giornalista e critica d’arte, il maestro Emilio Isgrò, che ci aprirà le porte del suo atelier, Simone Micheli architetto e cofondatore dello studio di progettazione Simone Micheli Architectural Hero, e Florian Boje, Cristiana Picco e Claudio Santucci dello studio Gio Forma.
Relatori
Valerio Terraroli è professore di Storia dell’arte contemporanea, Storia della critica d’arte e Storia delle arti decorative presso l’Università di Verona. Qui dirige anche il Centro di ricerca “Rossana Bossaglia” per le arti decorative, la grafica e le arti dal XVIII al XX secolo. È autore di numerosi saggi e studi scientifici e svolge un’intensa attività di ideazione e curatela di mostre ed eventi culturali, sia in Italia che all’estero.
Stefano Karadjov è docente a contratto di Promozione e valorizzazione internazionale del territorio all’Università Cattolica di Brescia e tiene un seminario di Tecniche di produzione per l’arte al MEC, Master in Ideazione e progettazione di Eventi Culturali dell’Università Cattolica di Milano. È direttore della Fondazione Brescia Musei, ente che governa tra gli altri il Museo di Santa Giulia e la Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia.
Francesca Morandini è conservatore collezioni e aree archeologiche e Sito UNESCO “I Longobardi in Italia”. I luoghi del potere (568-774 d. C.)” di Fondazione Brescia Musei. È docente di museologia e valorizzazione del patrimonio presso l’Accademia Santa Giulia di Brescia e presso la Scuola di Specializzazione dell’Università Cattolica di Milano. Ha preso parte a numerose campagne di indagini archeologiche in centri romani dell’Italia settentrionale.
Emilio Isgrò, artista concettuale e pittore – ma anche poeta, scrittore, drammaturgo e regista -, è uno dei nomi dell’arte italiana più conosciuti a livello internazionale tra XX e XXI secolo. Vive e lavora a Milano.
Raffaele Cipolletta è architetto e Manager Director dello studio Mario Bellini Architects, per il quale ha seguito progetti di grandi dimensioni in Italia e all’estero, inclusi Musei, Biblioteche Pubbliche, progetti Residenziali, Complessi Uffici e Fiere.
Ada Masoero è giornalista e critica d’arte. Collabora con le pagine culturali del “Sole 24 Ore-Domenica” ed è corrispondente del “Giornale dell’Arte” per la Lombardia e il Canton Ticino. Ha curato o co-curato numerose mostre in Italia e all’estero.
Simone Micheli è architetto e cofondatore dello studio di progettazione Simone Micheli Architectural Hero. È curatore di mostre tematiche nell’ambito delle più importanti fiere internazionali di settore. Tiene master, conferenze, workshop e lectures presso università, istituti di cultura, enti ed istituzioni pubbliche e private.
Florian Boje, Cristiana Picco e Claudio Santucci, fondatori e direttori di un’agenzia di design non convenzionale: Giò Forma, studio che si occupa di progetti di vario genere, come Tree of Life di Expo 2015, l’evento per celebrare il Bicentenario della Repubblica Messicana o l’inaugurazione di il Museo del Bahrain, ovvero l’inaugurazione del flagship store Uniqlo di Milano, che comprende anche sfilate Versace, scenografie Armani 2020, e diversi concerti e festival musicali, dal festival romano per 34 anni di Radio Deejay, ai concerti di Laura Pausini e Tiziano Ferro, Marco Mengoni, le feste in spiaggia di Jovanotti o la Tosca di Puccini per la Scala.