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“Latin” Lovers | Quousque tandem, LATINE, abutere patientia nostra…?

di  Ilaria Torzi

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In una delle mie aule campeggia Quousque tandem, LATINE, abutere patientia nostra…?, ma non è merito mio: gli autori risalgono a qualche anno fa e dimostrano sicuramente di aver fatto proprio lo studio di Cicerone, anche se forse non lo hanno “amato alla follia”. Certo le orazioni ciceroniane e il resto della sua abbondantissima produzione sono un punto fermo di qualsiasi programmazione, ma sono anche, come dicono i ragazzi, “tanta roba”, da intendersi non proprio come un complimento. Vogliamo provare a rendere il tutto un po’ più digeribile?

In questo percorso si parte proprio dall’incipit della prima Catilinaria, presente credo su qualunque manuale, e si cerca di analizzarlo proprio in base ai principi della retorica ed ai procedimenti utilizzati, per mettere a nudo, grazie alla letteratura tecnica contemporanea o non molto posteriore a Cicerone, i “trucchi del mestiere”.

I materiali di lavoro

I materiali di lavoro forniscono inoltre svariati spunti; per esempio, il personaggio di Catilina ed il momento storico offrono senz’altro un confronto con l’altra opera fondamentale sulla congiura, il Bellum Catilinae di Sallustio. Come sempre lo sviluppo del testo iniziale favorisce la trattazione anche di altri aspetti del pensiero Ciceroniano, quali l’immagine di sé stesso come console e la sua visione politico-sociale. 

Non mancano cenni alle istituzioni romane nell’ambito delle quali si svolge la vicenda, si ha quindi modo di parlare del senatus consultum ultimum e della provocatio ad populum, ma soprattutto, per “svecchiare” l’argomento, si cerca di paragonare le strategie persuasive di Cicerone nelle Catilinarie alla Rhetoric of Terror dei discorsi di Bush all’indomani dell’attacco alle Torri gemelle, cosa per cui, sicuramente, sarebbe utile una collaborazione dell’insegnante d’inglese. A prescindere dal caso specifico, il percorso può favorire comunque un parallelo dell’antica ars dicendi con il moderno public speaking.

Anche questa volta, come spin off, si propone una presentazione che sintetizza gli aspetti principali dell’ars rhetorica, i diversi genera, le partes e le virtutes elocutionis.

Obiettivi

  • Nell’ambito delle competenze di latino: approfondimento di un autore e di un’opera di età tardorepubblicana, nonché cenni alla letteratura tecnica con esame di passi tratti, ad esempio, da Quintiliano o dalla Rhetorica ad Herennium.
  • Nell’ambito delle conoscenze della civiltà romana (ed eventualmente dell’educazione civica): cenni sul senatus consultum ultimum e sulla provocatio ad populum; excursus sui progetti politici di Cicerone dalla concordia ordinum al consensus omnium bonorum.
  • In un contesto di didattica integrata: la pratica della retorica a Roma ed il confronto con almeno parte delle tecniche dell’attuale public speaking.
  • Competenze digitali: uso appropriato dei database specifici della classicità per il reperimento di passi mirati; reperimento e utilizzo delle immagini nel rispetto del copyright.

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