Per i veri “amanti del latino” nei prossimi mesi, a partire da ora, proponiamo quattro ipotesi didattiche da cui prendere spunto in classe per cercare di coinvolgere maggiormente gli studenti, favorendo la didattica integrata tra le discipline. La professoressa Ilaria Torzi analizza e fornisce spunti per lavorare con gli studenti su autori di prosa e di poesia ben presenti nel “canone” scolastico.
Le lacrime di Cesare: gioia o afflizione?
Innanzitutto ci occupiamo di Cesare cercando di approfondire la storia romana tardorepubblicana accanto al latino. A chi obietta che il De bello civili non fa menzione del pianto di Cesare alla notizia della morte del rivale, si deve dare ragione, ma che dire di Eutropio, delle Periochae ab urbe condita, di Cassio Dione e soprattutto di Lucano? Si può risolvere il dilemma sulla motivazione delle lacrime?
G.B. Bertucci il Vecchio, Cesare che riceve la testa di Pompeo (XV sec.)
È esperienza comune, quando in terza si affronta Cesare come autore, scoprire che gli studenti hanno “resettato” la storia romana. Che fare? Recuperare il manuale del biennio? Studiare la sintesi storica presente sul manuale di letteratura? Certo, si può fare, ma si può anche provare a presentare Cesare attraverso le parole di autori latini e di lì partire per leggere parte delle sue opere.
In un’altra prospettiva, quando si presenta la figura di Cesare in storia romana, per lo più all’inizio del secondo anno, o alla fine del primo, ci si può soffermare, soprattutto in un liceo con un curriculum di latino “forte”, ad approfondire la figura del condottiero, senz’altro uno dei più affascinanti protagonisti del periodo tardo repubblicano.
Si è scelto quindi di dedicare il primo dei percorsi proposti all’interno dei “Latin” Lovers a Cesare o, meglio, le sue lacrime alla vista della testa mozzata di Pompeo, in Egitto, dopo Farsalo. A chi obietta che il De bello civili non fa menzione del pianto di Cesare alla notizia della morte del rivale, si deve dare ragione, ma che dire di Eutropio, delle Periochae ab urbe condita, di Plutarco, di Cassio Dione e soprattutto di Lucano? Si può risolvere il dilemma sulla motivazione delle lacrime?
Per scoprirlo non resta che leggere il pdf allegato, ricco di immagini che aiuteranno gli studenti a fissare le conoscenze e soprattutto a seguire geograficamente le tappe della guerra civile. Se si ha tempo a disposizione, il percorso può essere utilizzato in toto, e può anche consentire un momento interdisciplinare con il greco se si è in un Liceo Classico; può tuttavia anche essere abbreviato, eliminando la parte introduttiva o usato come una sorta di “matrioska”.
Materiali di lavoro
I materiali proposti offrono spunti per un percorso, ovviamente del tutto esemplificativo, in cui utilizzare fonti latine (volendo anche un paio di brani di greco), per analizzare da diversi punti di vista la reazione di Cesare all’offerta in Egitto della testa di Pompeo, mettendo a confronto, oltre alle parole del diretto interessato, nel de bello civili, il parere di chi pensa che Cesare si sia davvero commosso e sdegnato di fronte allo scempio del corpo dell’avversario e di chi, invece, abbia interpretato le sue lacrime come una pura ipocrisia, addirittura un tentativo di camuffare un moto di gioia e di soddisfazione.
Prima di arrivare a questo, tuttavia, presenteremo la figura di Cesare, e la sua “carriera”; puntualizzeremo il momento della guerra civile e della morte di Pompeo: nulla vieta, quindi, di estrapolare una parte sola o una parte differente del percorso che meglio si attaglia al proprio piano didattico. Si allega inoltre una presentazione che può costituire una sorta di “spin off” del percorso principale, che riguarda la vita di Cesare principalmente secondo il testo di Eutropio. I brani sono piuttosto semplici e si sono evidenziate in ciascuno le principali caratteristiche morfo-sintattiche.
Obiettivi:
- In una prospettiva di didattica integrata, approfondire la figura di Cesare e il momento della Guerra civile in Storia Romana, tramite fonti latine.
- Nell’ambito di storia della letteratura latina, esaminare in primis il de bello civili di Cesare, nonché diverse fonti latine che riportano i medesimi episodi raccontati dal condottiero.
- In quest’ambito si può approfittare per fare un excursus sulla storiografia latina tardoantica, Eutropio e diverse epitomi che solitamente non vengono trattate estesamente nella programmazione.
- Competenze digitali: reperimento di fonti on line tramite motori di ricerca e utilizzo corretto delle fotografie disponibili sul web.
Per svolgere il percorso nella sua interezza si possono prevedere 14/16 h in classe, ca 5/6 a casa, cui si aggiungono le 2 ore di verifica e il tempo necessario agli studenti per prepararla.
Questi i materiali: