Questa attività è volta ad accompagnare i bambini a riflettere sul concetto di pregiudizio e sul valore dell’inclusione. Rientra principalmente nelle discipline di italiano e di educazione civica. Indicativamente la durata di questo laboratorio è di due ore; i destinatari sono i bambini e le bambine dalla classe quarta.
Fase 1
Leggere con i bambini – in modo drammatizzato – la lettura (che potete scaricare qui), avendo cura di assegnare a ciascuno la propria parte. Invitare ad imitare con il corpo i gesti e i movimenti dei personaggi.
Si tratta di una storia scritta da Bruno Ferrero, tratta dal libro “Nuove storie per la scuola e la catechesi”. Racconta di un mostro all’apparenza pauroso e che suscita disgusto e ribrezzo, affetto da un tremendo raffreddore. Gli abitanti del ridente paesino Dolceacqua lo temono e vorrebbero trovare il modo per cacciarlo. Un bel giorno si recano presso la caverna nera dove si è rifugiato con l’intento di allontanarlo a colpi di mattoni, ma la vicenda non si evolve come previsto e il mostro abbatte tutti i pregiudizi sul suo conto.
Fase 2
Dopo aver letto e drammatizzato il racconto, i bambini disegnano un mostro al centro della pagina del quaderno e, attorno ad esso, scrivono tutte le parole che tale storia ha suscitato in loro. L’insegnante li sollecita a motivare la scelta di ogni termine.
Fase 3
Il docente – se ancora non è emerso – introduce il concetto di pregiudizio. Con gli alunni analizza la parola e insieme si costruisce il significato.
A questo punto chiede di scrivere una breve riflessione attorno a questo interrogativo: “Ti è mai capitato di avere pregiudizi su qualcuno o di essere a tua volta vittima di pregiudizi?”
Fase 4
Dopo aver raccolto le riflessioni dei bambini, l’insegnante chiede loro di ipotizzare da cosa ha origine un pregiudizio. L’intento è portarli a capire che ignoranza e paura alimentano conoscenze scorrette e comportamenti di esclusione verso l’altro.
Ulteriore sviluppo
Se l’insegnante lo ritiene opportuno, può ora accompagnare i bambini a ragionare sulle paure più comuni, a condividerle e a rappresentarle in un’opera astratta, magari realizzata ricorrendo a diversi materiali.
L’autrice
Gloria Ragni – Insegnante di scuola primaria, promotrice del “fare per apprendere” e sostenitrice dell’utilizzo integrato del digitale nella didattica.
Ha un blog didattico https://maestraglo.altervista.org e condivide su Instagram le sue avventure da maestra (la trovate come @maestraglo).