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Educazione Civica: “Un passo alla volta, faccio la differenza!”

Riflettere insieme per lottare contro il cambiamento climatico. di Giuditta e Ginevra Gottardi

Primaria
12 - NOVEMBRE

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“Sono solo un bambino, come posso fare la differenza?”

Un decennio fa, probabilmente avremmo risposto a questa domanda dicendo che un bambino può fare ben poco, e che doveva aspettare di crescere prima di fare la differenza. Ma oggi, dopo molte ragazze e ragazzi intraprendenti e movimenti come il Fridays for Future potremmo rispondere in maniera molto differente, lo facciamo citando Greta Thunberg: “Non si è mai troppo piccoli per fare la differenza”.

In questa semplice frase è racchiusa una grande verità, che lascia tutti senza scuse. Ogni giorno compiamo centinaia di scelte che possono essere determinanti per la lotta contro il cambiamento climatico: andare a scuola a piedi o in bicicletta, spegnere la luce quando non è necessaria, abbassare il riscaldamento o i condizionatori… piccoli gesti che, se compiuti da tutti, possono effettivamente fare una grande differenza. Poco più di un anno fa, durante il lockdown per l’emergenza COVID-19 abbiamo potuto vedere cieli e mari puliti in appena tre mesi.

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU, è costituita da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile. Tra questi il numero 13 è dedicato alla LOTTA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO. La scuola italiana ha raccolto questa sfida con l’introduzione dell’ora di Educazione Civica in ogni ordine scolastico: 33 ore distribuite tra tutti di insegnamenti da svolgersi intorno a tre nuclei concettuali: la Costituzione, lo Sviluppo sostenibile e la Cittadinanza digitale.

Il libro che abbiamo scelto questo mese per accompagnare l’azione didattica è “I mostri che minacciano il pianeta. Scopri come difendere la Terra!” di Marie G. Rhode edito da Mondadori. Si tratta di un albo illustrato molto interessante che descrive la Terra come un luogo assediato da pericolosissimi mostri come Ingozzono (il mostro che divora l’ozono), Caldosauro (il mostro che riscalda la Terra nutrendosi dei gas di scarico dei mezzi di trasporto), Acidamari (il fratello gemello di Caldosauro che acidifica i mari e uccide i pesci), Smogodor (il mostro dello smog e delle polveri sottili) e Pluviacre (il mostro che rende acida la pioggia).

Il libro propone mostri inventati sulla base di creature mitologiche della tradizione e propone per ogni mostro una carta d’identità con indicati i comportamenti che rinvigoriscono il mostro e quelli che lo indeboliscono. Il libro si conclude con una riflessione sul fatto che l’uomo è parte del problema e sono le sue scelte di oggi a determinare la grandezza dell’impronta ecologica sul mondo. L’attività che andiamo a proporre legata a questo albo è quella di riflettere con i bambini e le bambine su cinque possibili comportamenti da mettere in pratica fin da subito per fare la differenza nella lotta contro il cambiamento climatico.

Il video qui proposto è suddiviso in tre parti:

  • prima parte: lettura e interpretazione della storia;
  • seconda parte: presentazione del template per raccogliere i cinque comportamenti per la lotta contro il cambiamento climatico. Il template rappresenta un fiore, simbolo di rinascita e di un mondo più pulito. Le sue foglie sono verdi per rappresentare la Terra, la sua corolla azzurra per raffigurare mari e cieli più puliti;
  • terza parte: video tutorial con i passaggi per realizzare il template.

VIDEO

MATERIALI AGGIUNTIVI

LE AUTRICI

Ginevra G. Gottardi
Esperta di attività storico -artistiche, insieme a Giuditta Gottardi ha fondato il centro di formazione Laboratorio Interattivo Manuale, un atelier dove creatività e didattica si incontrano.

Giuditta Gottardi
Insegnante di scuola primaria, insieme a Ginevra Gottardi ha creato il sito Laboratorio Interattivo Manuale, una piattaforma digitale di incontro e discussione sulla didattica attiva per migliaia di insegnanti.

Entrambe sono autrici Fabbri–Erickson.