L’emergenza sanitaria, il lockdown e i divieti di assembramento hanno avuto un impatto molto pesante sull’intero settore musicale. L’economia di quest’ultimo, infatti, ruota soprattutto attorno alla musica dal vivo, ai concerti e ai luoghi (auditorium, sale da concerto, locali, stadi) dove i concerti si svolgono. A pagare il costo di questo improvviso blocco delle attività, oltre ai musicisti, sono stati i tecnici, i fonici, i manager, i gestori dei locali e tante altre gure professionali.
Un concerto da casa
I big della musica pop non hanno tardato a mettersi in contatto con i propri fan proponendo da subito dirette live dalla propria abitazione, da seguire in streaming in tutto il mondo.
Tra i primi è stato sicuramente Bono, il cantante degli U2, che ha pubblicato su Instagram l’inedita Let Your Love Be Known dedicandola ai medici e agli infermieri che in Italia stavano lottando contro l’epidemia, spesso con il sacrificio della propria vita.
E sempre all’Italia si rivolge la grande cantante folk americana Joan Baez, che con la sua chitarra canta Un mondo d’amore, una vecchia hit di Gianni Morandi, che acquista un nuovo significato
Molti altri grandi nomi sono seguiti, proponendo sui loro profili spettacoli interattivi e i social sono diventati i protagonisti assoluti.
Molte iniziative sono state a scopo benefico, come l’iHeart Living Room Concert organizzato da Elton John con diversi artisti ciascuno da casa propria.
E c’è stato chi non ha rinunciato a far uscire un nuovo singolo inedito, come i plurisettantenni Rolling Stones, con Living in a Ghost Town e un video registrato durante il lockdown.
In Italia
Anche gli artisti italiani hanno fatto la loro parte, a cominciare dai più noti rapper Emis Killa, Fred De Palma, Random e Lazza, che hanno lanciato una challenge digitale su Instagram (ogni artista, una volta postato il proprio brano, ne nominava un altro e così via) per responsabilizzare i più giovani e condividere il messaggio “Restiamo a casa”.
E ancora le instant song, come Autocerti Canzone de Lo Stato Sociale, Restiamo a casa di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, Andrà Tutto Bene di Elisa e Tommaso Paradiso, Eternantena di Mahmood.
Un grande concerto di beneficenza
La notte tra il 18 e il 19 aprile 2020 è andato in scena One World: Together at Home, promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per raccogliere i fondi necessari alla battaglia contro il Coronavirus. A organizzarlo, uno dei volti più noti del pop americano, Lady Gaga.
Si è trattato del più gigantesco show mondiale virtuale mai organizzato, andato in onda in contemporanea su diverse piattaforme audio, video e social, al quale hanno partecipano i nomi più prestigiosi del pop internazionale: Elton John, Billie Eilish, Billie Joe Armstrong, Alanis Morissette, Chris Martin, Eddie Vedder, cantante dei Pearl Jam, e gli italiani Zucchero e Andrea Bocelli e moltissimi altri.
Suonare a distanza
Nell’arco di poche settimane tutti hanno imparato con quanta facilità ci si può connettere, anche in tanti, per videoconferenze di gruppo.
Per la musica non è diverso, e ci sono molti software piuttosto intuitivi che permettono di suonare insieme… a distanza. La qualità non sarà eccezionale senza i mezzi tecnici adeguati, ma l’importante è imparare, esercitarsi o magari soltanto divertirsi.
Le app
Con Instagram Live si possono fare video musicali in coppia, mentre con Collab è possibile sincronizzare fino a cinque diversi contributi in un unico video.
Se invece vogliamo suonare insieme in tempo reale, Skype, Zoom, Teams, Google Hangouts, Meet anche se esiste un problema di “latenza” (quel piccolo ritardo nell’arrivo del suono che rende difficile eseguire musica tutti insieme).
Molto più efficaci sono invece alcuni programmi specifici che permettono una comunicazione a bassissima latenza, usati anche dai musicisti per esercitarsi e per realizzare jam session improvvisate con colleghi di ogni parte del mondo.
I programmi più diffusi sono JamKazam, NinJam, JamTaba, Jamulus, JackTrip.