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DIDACTA 2025 innovazione e formazione

di  Giuliana Barberis

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Dal 12 al 14 marzo 2025 si è svolta a Firenze la fiera DIDACTA: è uno degli eventi più importanti nel campo dell’educazione e della formazione in Italia. Organizzata annualmente, questa fiera rappresenta un punto di incontro per docenti, dirigenti scolastici, studenti e professionisti del settore educativo, questa edizione ha registrato un incremento del 20%, in termini di partecipazione rispetto all’anno precedente.

Quest’anno, Didacta 2025 ha offerto una panoramica ricca e variegata, con i suoi 2.000 eventi dei quali ben 483 nel programma scientifico, occupandosi come sempre dell’innovazione della didattica e degli ambienti di apprendimento e mettendo in evidenza in particolare l’importanza dell’intelligenza artificiale nell’educazione.

Data sempre la premessa che l’AI rimane un argomento controverso soprattutto per i suoi risvolti etici e la necessità di essere consapevoli dei rischi associati, è innegabile che i docenti devono avere la possibilità di imparare ad utilizzare l’intelligenza artificiale in modo positivo, come affermato dalla presidente del Comitato Organizzatore, Anna Paola Concia.

In questo articolo ho scelto di descrivere alcune novità che ho visto in fiera e che per me sono state le più interessanti.

Dopo un’iniziale distribuzione gratuita degli strumenti generici di AI, le aziende hanno cominciato a concentrarsi nella specializzazione delle applicazioni per soddisfare le esigenze particolari di chi la utilizza rispetto al proprio settore di occupazione.

Anche per quanto riguarda gli insegnanti quindi, rimane gratuito l’impiego dei chatbot “generici” come chatGPT, Gemini, Claude o Perplexity, seppure con alcune limitazioni nel numero di prompt, nel tempo di utilizzo o nella versione, ma la maggior parte delle applicazioni più specifiche richiedono il pagamento di una licenza o di un abbonamento.

Un’applicazione molto interessante del mondo Google è NotebookLM, basata su Gemini, che rappresenta la risposta ad un’esigenza particolare del settore della didattica: i chatbot sono addestrati con informazioni non controllate e quindi sono inaffidabili per definizione, per questo è necessario sempre un controllo approfondito della risposta per evitare incongruenze.

NotebookLM genera le risposte ai prompt dell’utente riferendosi solo alle fonti fornite dall’utente stesso, mettendo nella risposta la precisa indicazione sulla fonte da cui ha tratto l’informazione per produrre la risposta, questo rende l’output sicuramente affidabile.

L’aspetto interessante è che si possono fornire fonti di varia natura, dai consueti documenti pdf a link a siti o a video sul web o schemi o addirittura immagini di appunti presi a mano.

La versione gratuita di notebookLM è ancora molto accattivante, essendo la limitazione nel numero di notebook per utente e fino a 50 fonti per notebook.

Un notebook si può poi anche condividere con i colleghi o con gli studenti, anche se in quest’ultimo caso la regola di Gemini che limita l’utilizzo delle applicazioni di AI agli utenti maggiorenni crea un problema con la maggioranza degli studenti della scuola secondaria.

Altre novità interessanti del mondo Google Workspace però sono legate all’abbonamento Google Workspace for Education, che permette di creare in modo davvero veloce video interattivi (Google Vids, Edpuzzle), quiz con domande a risposta multipla o breve per le esercitazioni formative (più performanti dei soliti moduli Google) e un’utilissima applicazione che controlla la pronuncia e la comprensione nella lettura di testi (Google Read Along).

Tutti questi strumenti sono integrati in Google Classroom e riutilizzabili e condivisibili con i colleghi.

Un aspetto cruciale nell’utilizzo dell’AI è la garanzia della privacy, nella maggioranza dei prodotti a pagamento, per esempio Gemini o Copilot, i materiali personali (testi o immagini) caricati in un chatbot vengono tenuti privati, mentre occorre porre molta attenzione nel caricare documenti riservati in chatbot ad uso gratuito perché il rischio è che vengano poi condivisi per l’addestramento.

Per quanto riguarda Copilot, presente in tutte le applicazioni Microsoft365, esso accede a informazioni personali ma non le condivide, permettendo anche di partecipare a riunioni Teams su richiesta dell’utente. Questa funzionalità si estende alla trascrizione delle conversazioni, facilitando la stesura di minute e la creazione di presentazioni attraverso la suite 365, inoltre oltre a corsi gratuiti, come quelli offerti sulla piattaforma Skills Navigator per i docenti, si evidenziano opportunità come il corso specifico per Copilot, una risorsa innovativa progettata per semplificare il lavoro degli insegnanti.

Un altro tema centrale è il podcasting, dove la narrazione gioca un ruolo fondamentale. Durante eventi di questo tipo, si possono presentare strutture narrative innovative, come inchieste o documentari, che utilizzano strumenti come appunto NotebookLM per pianificare episodi e creare scalette. La creazione e il montaggio di contenuti audio sono facilitati da applicazioni come GarageBand e Riverside, permettendo una post-produzione di alta qualità.

L’evento “Carta contro Pixel: il futuro dell’apprendimento si scrive o si clicca?” ha invece messo in luce, attraverso un dibattito particolarmente stimolante tra i due relatori, le contraddizioni tra l’uso di libri di testo cartacei o digitali, o addirittura di soli materiali autoprodotti, e la necessità di ripensarne il ruolo nell’ambito scolastico.

Didacta 2025 è stata per me un laboratorio di idee, il mondo dell’istruzione si è incontrato con la tecnologia per plasmare il futuro dell’apprendimento.