La Giornata Mondiale della Voce (World Voice Day) è stata istituita nel 1999 in Brasile, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione verso il corretto uso di questo strumento, soprattutto tra coloro che lo usano in modo professionale: insegnanti, cantanti, attori e oratori.
Una ricorrenza poco nota ma che merita di essere posta al centro di una riflessione, anche in considerazione del fatto che proprio attraverso la voce i bambini, come gli adulti, esprimono emozioni, raccontano storie, costruiscono relazioni.
Il 16 aprile, Giornata Mondiale della voce, può essere quindi un’occasione preziosa per riflettere sull’importanza dell’espressione orale nella scuola primaria e per proporre attività che aiutino i bambini a usare la propria voce in modo efficace, consapevole e creativo.
Perché lavorare sulla voce con i bambini?
L’oralità è alla base di ogni apprendimento. Parlare bene significa pensare meglio, ascoltare in modo più attivo e sviluppare fiducia in se stessi. Un bambino che sa esprimersi con chiarezza e sicurezza sarà più pronto ad affrontare le sfide scolastiche e sociali. Come sappiamo, la scuola ha tradizionalmente concentrato la sua attenzione sulla scrittura, la lettura viene proposta soprattutto come attività silenziosa e spesso le occasioni legate al parlato sono strutturate e confinate a momenti specifici della giornata. Verrebbe da domandarsi, quindi: quale spazio dedico a questo aspetto, nella mia didattica?
Un buon punto di partenza può essere l’utilizzo di strumenti che accompagnano i bambini e le bambine alla scoperta delle proprie potenzialità espressive, ma su questo faremo un focus specifico al termine dell’articolo.
Attività pratiche per valorizzare la voce in classe
Per celebrare la Giornata della Voce e per integrare l’educazione all’oralità nella routine scolastica, ecco alcune proposte operative adatte alla scuola primaria.
1. Il gioco delle emozioni
Obiettivo: modulare la voce per esprimere stati d’animo diversi.
- Scrivere su bigliettini diverse emozioni (gioia, paura, rabbia, sorpresa, tristezza…).
- Un bambino pesca un bigliettino e deve pronunciare una frase assegnata dall’insegnante con l’emozione indicata (es. “Oggi c’è il sole” detto con tristezza).
- Gli altri compagni provano a indovinare l’emozione.
- Variante: usare filastrocche o brevi testi narrativi.
2. Il microfono immaginario
Obiettivo: favorire la sicurezza nel parlare in pubblico.
- Creare un “microfono immaginario” (o usarne uno finto) per far esprimere i bambini davanti alla classe su argomenti semplici (es. “Parla del tuo animale preferito” o “Racconta una cosa divertente che ti è successa”).
- Incoraggiare la varietà di tono, ritmo e volume.
- Premiare l’originalità e la capacità di coinvolgere il pubblico.
3. Parole in movimento
Obiettivo: esplorare il legame tra voce e corpo.
- Scegliere parole evocative (es. “vento”, “fulmine”, “mare calmo”, “allegria”).
- I bambini devono pronunciarle e accompagnarle con un movimento che ne esprima il significato.
- Variante: creare una sequenza di parole per costruire una piccola performance vocale e gestuale.
5. Sussurra, parla, grida
Obiettivo: modulare il volume della voce.
- L’insegnante dice una frase e i bambini devono ripeterla in tre modalità: sussurrando, parlando normalmente e gridando (senza esagerare).
- Si riflette insieme su quando è più appropriato usare ciascuna modalità nella vita quotidiana.
Un alleato per dare voce ai bambini
L’educazione alla voce e all’espressione orale non dovrebbe essere relegata a un solo giorno all’anno, ma far parte integrante della proposta didattica di ogni insegnante. Per questo, all’interno del sussidiario dei linguaggi “Le storie di Gea”, abbiamo inserito una novità assoluta in ambito editoriale: il “Taccuino per esprimersi”.
Per scrivere, sì, ma anche per parlare, come recita il sottotitolo, nel taccuino i bambini e le bambine hanno la possibilità di mettersi alla prova con attività specifiche per organizzare l’espressione orale in forma laboratoriale: dall’organizzazione di un discorso alla difesa del proprio punto di vista.
In questa Giornata della Voce, dunque, celebriamo l’importanza di dare spazio ai bambini per raccontarsi, giocare con le parole e scoprire la potenza della loro espressione. Perché una voce allenata che sa come esprimersi è una mente che pensa e riesce ad affrontare le mille sfide quotidiane a cui va incontro.