News Secondaria di primo grado Storia

Geografia emotiva e storia locale. Nonturismo for kids: una proposta didattica

a cura di Associazione Clio’92

di  Ciro Saltarelli, Alessia Tripaldi (di Sineglossa)

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Nonturismo for kids è una metodologia didattica ideata per realizzare in classe un percorso di apprendimento della storia e della geografia locale, con attenzione particolare alla conoscenza del territorio che ci circonda. Un momento di esercizio della cittadinanza attiva attraverso la narrazione dei propri luoghi quotidiani a partire dalla relazione emotiva con essi. Le valenze pedagogiche e didattiche della storia locale possono essere molteplici qualora s’intenda il territorio che ci circonda come il risultato di storie passate e presenti che lasciano, e hanno lasciato, traccia. L’attivazione di risorse cognitive ed educative mediante un’attenzione particolare alla geografia delle emozioni rende tale proposta metodologica particolarmente inclusiva e replicabile in diversi ambiti territoriali. Il Nonturismo è un modo di intendere l’incontro tra un territorio e chi viene da fuori, tra una comunità che intende riappropriarsi della propria identità e viaggiatori e viaggiatrici alla ricerca di una relazione intima e autentica con un luogo.

Strumenti 

  • le Carte Luoghi; attraverso un’immagine e una parola offrono una chiave di lettura emotiva dei luoghi, o in riferimento una specifica emozione (es. i Luoghi della Felicità) o in riferimento ad un concetto evocativo (es. i Luoghi della Leggenda).
  • Mappa del territorio (città, quartiere, località ecc.)

Metodologia

Articolata in quattro step da adattare alla necessità didattiche specifiche della classe:

Step1

  • Walkscape: il gruppo/classe viene accompagnato dall’insegnante in una passeggiata sul territorio scelto per la realizzazione dell’attività. La passeggiata viene condotta dai e dalle partecipanti che, singolarmente o in coppie, guidano il resto del gruppo a turno, decidendo quando e dove fermarsi, dove svoltare, in quali edifici pubblici entrare, seguendo soltanto il proprio istinto e i propri desideri (ad esempio percorrere una strada familiare o esplorare le vie meno note, scegliere dove fermarsi in base alla bellezza o alla bruttezza del luogo, ecc.). Chi non è alla guida del gruppo ha il compito di concentrarsi individualmente sulle proprie emozioni, annotando le sensazioni provate durante la passeggiata (curiosità, fastidio, felicità, noia, ecc.), in relazione ai luoghi che le hanno suscitate. 

Step2

  • Mappe emozionali: il gruppo/classe viene diviso in sottogruppi da circa 4 persone ciascuno. Ogni gruppo estrae casualmente una Carta dei Luoghi. I gruppi discutono in autonomia sul significato della propria carta. In una prima fase, lo scopo della discussione è individuare un’interpretazione condivisa della parola associata alla carta (es. Amore significa cura reciproca, Futuro significa trasformazione, ecc.). Una volta individuata la definizione, l’obiettivo del gruppo è applicarla alla geografia del territorio, individuando tre luoghi che corrispondono alla propria definizione, secondo la propria sensibilità e fantasia. Ogni gruppo segna sulla mappa del territorio i tre luoghi individuati, identificandoli con un colore o simbolo e condividendo con l’insegnante e gli altri gruppi la motivazione della propria scelta. Il risultato finale è una mappatura emotiva del territorio!

Step3

  • L’itinerario Nonturismo: il gruppo/classe crea l’itinerario “nonturistico” del territorio, composto da un punto di interesse (ovvero un luogo) per ogni gruppo, per un totale di 5/6 punti di interesse. Ogni gruppo deve quindi scegliere un luogo tra i tre individuati nella lezione precedente. Con l’aiuto dell’insegnante e il supporto della mappa, il gruppo compone l’itinerario che collega i punti di interesse. Una volta definito, il percorso Nonturismo viene segnato sulla mappa. Ogni gruppo individua quindi l’esperienza “nonturistica” del proprio punto di interesse, ovvero un’esperienza che faccia vivere al turista l’emozione associata dal gruppo a quel luogo (ad esempio parlare con un commerciante, correre a perdifiato, annusare, ecc.).

Step4

  • Restituzione finale: ogni gruppo condivide la presentazione del proprio luogo. Su scelta dell’insegnante, la presentazione può essere accompagnata dalla produzione di un output finale (testo scritto, disegno, mappa creativa del territorio, ecc.).

Una sperimentazione della metodologia è stata realizzata da allievi e allieve dell’I.C. “F. Palazzi” di Arcevia (An) e l’itinerario Geografie sentimentali è rientrato nella guida Nonturismo Arcevia, ideata dall’Associazione Sineglossa, con il finanziamento della Fondazione Cariverona, in collaborazione con l’Associazione Clio’92, edita da Ediciclo Editore, restituendo un prodotto didattico che permette una scoperta del territorio attraverso la lente delle emozioni – dal gioco all’esplorazione, dalla rabbia ai profumi, dal ricordo al silenzio -, mantenendo lo stile e la prospettiva dei giovanissimi cittadini e cittadine che lo abitano.

Il manuale Nonturismo for kids può essere scaricato gratuitamente a questo link.