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27 gennaio: il Giorno della Memoria in un’ottica universale

di  Ivan Sciapeconi, Eva Pigliapoco

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Come è ben noto, il 27 gennaio di ogni anno è la data in cui si celebra il Giorno della Memoria, istituito per commemorare le vittime dell’Olocausto e per riflettere sui terribili eventi storici legati alle persecuzioni nazifasciste. Da ormai venticinque anni, per il mondo della scuola, questo momento ha assunto un valore educativo molto profondo: un’occasione per trasmettere ai bambini e alle bambine, in modo adeguato alla loro età, i principi diella convivenza pacifica, l’importanza del rispetto reciproco e il rifiuto di ogni forma di discriminazione. Quest’anno, ci piacerebbe fare un passo in più: provare a ragionare sul Giorno della Memoria in un’ottica Universal Design.

In un’epoca come la nostra, caratterizzata da una società complessa e da contraddizioni drammatiche come quelle che ancora oggi investono il Medio Oriente, è importante ricordare che il 27 gennaio non dovrebbe esaurirsi in un semplice racconto storico, ma offrire l’occasione per una reale crescita educativa. Ed è proprio per “fare testimonianza” in modo attivo, con scelte da praticare tutti i giorni, che abbiamo scelto di fornire alcune indicazioni didattiche ispirate allo Universal Design for Learning (UDL). A nostro avviso, il miglior lavoro che possiamo fare contro l’esclusione, l’emarginazione e il razzismo consiste proprio nel fornire a tutti e a tutte il giusto ambiente di apprendimento.

L’UDL invita, infatti, a progettare percorsi didattici che offrano molteplici modalità di rappresentazione, coinvolgimento ed espressione dei contenuti. Senza entrare troppo nel dettaglio (si possono trovare molte informazioni online e in guide didattiche specifiche), possiamo dire che una progettazione UDL offre un accesso ampio e flessibile a tutti i componenti della classe riducendo al minimo le necessità di adattamento di materiali e strategie.

Ecco, dunque, quattro proposte operative  da proporre in classe (il 27 gennaio e non solo) per lavorare sul tema della Memoria in modo inclusivo, partecipativo e formativo:

1. La “scatola dei ricordi condivisi”

Obiettivo didattico: Promuovere l’empatia, la capacità di riconoscere e condividere emozioni e riflettere sull’importanza dei ricordi storici e personali.

Attività:

  • Invitate gli alunni a portare in classe un piccolo oggetto che per loro abbia un valore speciale (una foto, un souvenir, un disegno, ecc.).
  • Costruite insieme una “scatola dei ricordi condivisi”, dove i bambini riporranno a turno i propri oggetti, spiegandone il significato.
  • Collegate questo momento ai temi del Giorno della Memoria, spiegando come certi oggetti, lettere e fotografie, siano stati (e siano tuttora) gli unici testimoni di storie preziose, spesso segnate dalla persecuzione o dall’esilio.
  • Per le classi più alte, si può legare questa proposta alla raccolta di materiale inerente gli ebrei durante la seconda guerra mondiale. Attenzione:  con i bambini della scuola primaria è sconsigliato mostrare immagini esplicite dei campi di sterminio.

UDL: Offrire molteplici modi per esprimersi (racconto orale, disegno, scrittura breve), per coinvolgere chi preferisce parlare e chi si trova più a suo agio nel disegno o nella scrittura.

2. Il cartellone illustrato “Mai più discriminazioni”

Obiettivo didattico: Lavorare sul vocabolario della pace e dell’inclusione; favorire lo sviluppo di un lessico legato all’amicizia, al rispetto delle differenze e alla solidarietà.

Attività:

  • Preparate un grande foglio di carta da poter appendere in classe.
  • Scrivete al centro la frase “Mai più discriminazioni!” e disegnate intorno tanti cerchi o riquadri vuoti.
  • Chiedete ai bambini di esprimere con immagini, parole o brevi frasi la loro idea di pace, rispetto e collaborazione. Potranno disegnare, colorare, incollare ritagli di giornale o scrivere slogan.
  • Collegate quindi questo lavoro al contesto storico del Giorno della Memoria: in che modo la mancanza di rispetto per l’altro ha portato a persecuzioni e stragi? Cosa significa mettere in pratica questi valori oggi?

UDL: Garantire diverse modalità di rappresentazione (disegni, parole, immagini ritagliate, piccoli testi). Sostenere la comprensione e la motivazione differenziando le attività (chi vuole disegnare, chi vuole scrivere, chi preferisce ritagliare e incollare).

3. Racconto animato “Una storia per la Memoria”

Obiettivo didattico: Affrontare il tema dell’Olocausto e del concetto di persecuzione in modo narrativo, adatto all’età. Incrementare la comprensione e la riflessione critica attraverso la condivisione orale.

Attività:

  • Scegliete un racconto narrativo che spieghi la storia della Shoah dal punto di vista di un bambino o di una bambina. L’editoria ha prodotto negli anni diversi lavori di qualità che possono essere selezionati per sensibilità e completezza di testo ed eventuali immagini. Una buona idea è scegliere storie di salvezza, nelle quali la solidarietà e la collaborazione hanno contribuito a salvare vite umane.
  • Leggete il racconto in classe, utilizzando toni di voce diversi, pause e immagini proiettate (o mostrate su cartelloni) per coinvolgere attivamente tutti i bambini.
  • Stimolate un dialogo aperto: cosa hanno provato i personaggi? Come si sono sentiti quando qualcuno ha impedito loro di andare a scuola o di giocare con gli amici? Quali effetti sono stati determinati dagli aiutanti?

UDL: Presentare la storia in più formati (letto ad alta voce, con immagini, con eventuali supporti digitali) per fornire a ciascun alunno un accesso adeguato. Invitate i bambini a esprimersi su quanto ascoltato nei modi in cui si sentono più a loro agio (parlando, disegnando, mimando alcune parti del racconto).

4. Laboratorio di musica e poesia “Voci e suoni di pace”

Obiettivo didattico: Sviluppare la creatività e la sensibilità emotiva, stimolare la collaborazione di gruppo; far cogliere il potere espressivo di musica e poesia come strumento di ricordo e speranza.

Attività:

  • Proponete una breve poesia o canzone sul tema della pace, dell’uguaglianza o della solidarietà. Fate ascoltare ai bambini anche la versione cantata o recitata.
  • Fate sperimentare diversi strumenti semplici (maracas, triangoli, tamburelli) o battiti di mani per accompagnare il testo, elaborando insieme un piccolo brano corale.
  • Invitate i bambini a creare, in piccoli gruppi, la loro strofa o la loro rima, ispirandosi a valori di tolleranza e fratellanza. Assemblate poi il tutto in una “canzone della classe”.

UDL: Prevedere materiali audio, testuali, visivi e la possibilità di partecipare in base alle proprie preferenze espressive (cantare, suonare, inventare rime). Per chi non si sente a proprio agio con l’espressione orale, offrite l’opzione di creare piccole illustrazioni che accompagnino la canzone.

Conclusioni
Attraverso attività come queste, progettate già dall’inizio secondo i principi dello Universal Design for Learning, favorirete la partecipazione attiva e significativa di tutti i bambini e di tutte le bambine.

Va ricordato, inoltre, che l’obiettivo non è soltanto trasmettere la memoria storica dell’Olocausto, ma anche sperimentare in prima persona una cultura del rispetto, dell’inclusione e della responsabilità collettiva. Solo così la Giornata della Memoria potrà diventare un’occasione di crescita autentica: un promemoria di ciò che è stato, ma soprattutto la spinta ad agire nel presente per costruire gli “anticorpi” di cui le società aperte hanno bisogno.