Il 20 dicembre si celebra la Giornata Internazionale della Solidarietà Umana, una ricorrenza istituita dall’ONU per sensibilizzare l’opinione pubblica e incoraggiare l’impegno verso la solidarietà. Per chi lavora nella scuola, ovviamente, si tratta di uno dei valori fondamentali ai quali ispirare l’attività quotidiana perché la solidarietà rappresenta un principio essenziale per il rispetto reciproco, la cooperazione e la convivenza civile.
Insegnare la solidarietà ai bambini, specialmente in un contesto scolastico, è infatti fondamentale per la crescita di cittadini responsabili, empatici e attivi. Questa giornata è quindi un’opportunità perfetta per introdurre nelle aule attività che stimolino i piccoli studenti e le piccole studentesse a riflettere sull’importanza di aiutarsi a vicenda, accettarsi e collaborare.
La Giornata della Solidarietà: cifre e contesto
La Giornata Internazionale della Solidarietà Umana è stata istituita nel 2005 dalle Nazioni Unite, con l’obiettivo di sostenere i valori della solidarietà e della cooperazione globale. Da allora, numerosi Paesi e organizzazioni non governative celebrano questa data con attività di sensibilizzazione, eventi di beneficenza e progetti comunitari.
Secondo le Nazioni Unite, circa il 10% della popolazione mondiale vive in condizioni di estrema povertà, e milioni di persone soffrono per mancanza di cibo, accesso all’acqua potabile e servizi sanitari di base. Attraverso iniziative di solidarietà, l’ONU si propone di promuovere progetti di sviluppo sostenibile e inclusivo. Coinvolgere i bambini in attività pratiche che esaltano l’importanza della solidarietà può contribuire a sensibilizzare le future generazioni, fornendo loro strumenti e valori fondamentali per il futuro.
Attività pratiche per insegnare la solidarietà ai bambini
Ecco quattro proposte di attività pratiche che si possono realizzare in classe per celebrare la Giornata Internazionale della Solidarietà Umana. Ciascuna di esse è pensata per rendere l’apprendimento significativo e coinvolgente.
1. La catena della gentilezza – Attività creativa
In questa attività, ogni bambino scrive su una striscia di carta un messaggio di “impegno” improntato alla gentilezza e al supporto reciproco. Il messaggio dovrebbe rappresentare un’azione concreta e solidale, possibilmente attuabile in un tempo relativamente breve. Ad esempio, i bambini possono scrivere cose come: “Oggi aiuterò un compagno a…” o “Mi impegnerò ad ascoltare gli altri…”, “Oggi dividerò la merenda con…”, “Oggi preparerò lo zaino a…”.
Quando tutti i bambini avranno scritto i loro messaggi, ogni striscia di carta verrà incollata alle altre in modo da formare un anello, una lunga catena della gentilezza che unirà idealmente tutta la classe. Alla fine della giornata, sarà possibile verificare che gli impegni siano stati realmente mantenuti. La catena rappresenterà visivamente la forza della collaborazione e della solidarietà all’interno del gruppo. Questo semplice esercizio insegna ai bambini che, quando uniamo le nostre piccole azioni, possiamo ottenere grandi risultati.
Obiettivi: Sviluppare l’empatia e la consapevolezza delle piccole azioni solidali che ciascuno può compiere per migliorare il mondo attorno a sé.
2. Io aiuto te, tu aiuti me – Attività motoria
Questa attività mira a far sperimentare ai bambini l’importanza del sostegno reciproco in modo divertente e dinamico. I bambini affronteranno un percorso ad ostacoli con un oggetto appoggiato sulla testa (può bastare un semplice libro). Nessuno può toccare il proprio oggetto, mentre possono farlo i compagni di classe. Obiettivo del gioco è fare in modo che tutti arrivino in fondo al percorso composto in modo più o meno difficile in base all’età. L’attività può essere svolta, qualora l’insegnante lo ritenga più opportuno, anche con piccoli gruppi di bambini. I bambini scopriranno presto che per completare il percorso è essenziale collaborare e supportarsi a vicenda.
Questa attività non solo rafforza la cooperazione e la solidarietà, ma permette anche di sviluppare capacità motorie e promuovere il movimento, aspetto fondamentale di ogni attività.
Obiettivi: Stimolare il lavoro di squadra e l’aiuto reciproco, far comprendere l’importanza di includere tutti e non lasciare nessuno indietro.
3. Solidarietà anche digitale – Creazione di una “mappa della gentilezza”
Per sfruttare le tecnologie digitali in modo costruttivo, proponiamo un’attività in cui gli studenti creeranno una “mappa della gentilezza” utilizzando un software semplice come Google My Maps o, se non disponibile, un grande cartellone digitale collaborativo come Padlet.
Ogni bambino dovrà individuare e segnalare un luogo della propria città dove qualcuno ha compiuto un’azione di gentilezza o solidarietà. Potrebbero riportare, ad esempio,una raccolta di “episodi solidali” opportunamente ricercati online o vissuti sul territorio (come un banco alimentare vicino alla scuola, un luogo di raccolta di abiti per persone in difficoltà, o un centro di supporto per animali abbandonati). Ogni segnalazione sarà arricchita con una breve descrizione dell’attività solidale svolta o osservata.
Alla fine, la mappa sarà una rappresentazione concreta dei luoghi dove si promuove la solidarietà nella loro comunità. Sarà interessante per i bambini vedere che la solidarietà è attorno a loro e che anche loro possono contribuire a farla crescere.
Obiettivi: Familiarizzare con strumenti digitali collaborativi, sviluppare consapevolezza sociale e geografica, e promuovere la ricerca attiva di esempi di solidarietà.
4. Storie di solidarietà – Lettura e riflessione
Questa attività è perfetta per i momenti di lettura condivisa. L’insegnante sceglierà racconti o brevi storie che abbiano come tema la solidarietà e l’aiuto reciproco. Sapendo di far torto a molti autori e autrici abbiamo scelto “La Bambina che Ascoltava gli Alberi” di Natasha Farrant e Lydia Corry, la storia di una bambina che decide di proteggere un albero.
Dopo la lettura, la classe si riunirà in cerchio per discutere insieme. L’insegnante potrà guidare la discussione ponendo domande come: “Perché è importante aiutare gli altri?” o “Come ci fa sentire quando facciamo qualcosa di buono per qualcuno?”. I bambini potranno poi raccontare episodi della propria vita in cui hanno aiutato qualcuno o in cui sono stati aiutati.
Questa attività invita alla riflessione e permette ai bambini di esprimere e condividere i loro sentimenti e pensieri, rafforzando la consapevolezza che anche piccoli gesti possono avere un grande impatto.
Obiettivi: Promuovere la riflessione critica, sviluppare l’empatia e il dialogo, e incoraggiare i bambini a riflettere su esperienze reali di solidarietà.
Conclusione
La Giornata Internazionale della Solidarietà Umana è un’occasione preziosa per insegnare ai bambini il valore dell’aiuto reciproco, della gentilezza e della cooperazione. Attraverso queste attività pratiche e divertenti, la solidarietà può diventare un concetto vivo e concreto anche per i più piccoli. Coltivare il senso di appartenenza e la responsabilità verso gli altri è essenziale per costruire una società futura più inclusiva e rispettosa. E aspettando Natale, non possiamo immaginare nulla di più bello.