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Dove puoi lavorare con una Laurea in Chimica?

di  Valeria Ferrara

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Avreste mai pensato che con una laurea in Chimica è possibile lavorare come chimico/a dei materiali all’ESA o come chimico/a analitico/a al Metropolitan Museum di New York? Ebbene sì, una volta conseguita una laurea in Chimica, si apre un ampio spettro di opportunità lavorative, tutte ugualmente appassionanti e degne di essere esplorate. Qui di seguito i percorsi post lauream più comuni:

 Lavorare in azienda: esistono molte aziende che richiedono laureati e laureate in chimica in diversi settori. Tra queste, per esempio, le aziende farmaceutiche (come Merck, Johnson&Johnson, Abbvie per citarne alcune), le aziende del settore energetico (come Eni, Enel), aziende nell’ambito della consulenza (RINA, Accenture) o anche aziende nel settore optoelettronico (come STM Microelectronics). La scelta è veramente molto vasta e le candidature si aprono nel corso di tutto l’anno! Per orientarsi, un buon consiglio è quello di aprire e aggiornare frequentemente un proprio profilo LinkedIn. Tramite l’utilizzo dei filtri della piattaforma potrai trovare le offerte più adatte a te, magari in base alla zona geografica o al tipo di esperienza minima richiesta.

Dottorato: consente di proseguire il proprio percorso nel mondo della ricerca, che può essere sia accademica sia industriale. Da qualche anno, infatti, anche in Italia, è possibile svolgere dottorati di ricerca in collaborazione con le aziende. E’ possibile consultare i bandi di dottorato messi a disposizione da ogni singolo ateneo, prestando attenzione alla presenza di eventuali periodi di formazione all’estero obbligatori e/o un periodo di lavoro obbligatorio presso un’azienda, nel caso dei dottorati industriali.

I bandi escono solitamente nel periodo primaverile-estivo fino a settembre, ma ogni università ha le proprie date e scadenze, quindi è consigliato consultare con attenzione il sito web di ogni singolo dipartimento di interesse. Sono degni di nota anche i cosiddetti “dottorati di interesse nazionale” che prevedono la collaborazione e co-tutela da parte di più atenei su tutto il territorio italiano. Infine, è da tenere presente che con una laurea in Chimica è possibile iscriversi anche a dottorati non puramente inerenti le Scienze Chimiche o affini. Alcuni dottorati attivi presso le facoltà di Ingegneria o presso i dipartimenti di Chimica farmaceutica, Biochimica (ecc.) sono aperti anche a laureati e laureate in Chimica.

Master di I o II livello: i master di I livello sono aperti a chi possiede una laurea triennale, mentre ai master di II livello è possibile partecipare con una laurea magistrale. I master, in generale, forniscono un approfondimento delle conoscenze su un ambito molto specifico, come il controllo qualità oppure la chimica forense. Esistono tanti master diversi tra cui scegliere, quindi il consiglio è di informarsi sui siti web dei vari atenei italiani. Spesso, inoltre, i master prevedono un tirocinio con fini di inserimento nel mondo del lavoro, quindi è importante considerare anche questo aspetto nella scelta del master più adatto alle proprie esigenze.

Concorsi pubblici: rappresentano un metodo di selezione per poter accedere a borse di ricerca, assegni di ricerca o specifiche posizioni lavorative in enti nazionali. Esempi di istituzioni che emanano bandi di interesse per chimici sono: CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, MASE – Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ISS – Istituto Superiore di Sanità, AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco, ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale, CREA – Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria.

Ma quindi, quali posizioni è possibile ricoprire come chimico o chimica? Ecco una lista di professioni molto interessanti da aggiungere a quelle classiche: 

  • Chimico/a dei Materiali all’ESA (Agenzia Spaziale Europea):
    si occupa dello studio di materiali in ambito aerospaziale.
  • Chimico/a analitico/a al Metropolitan Museum of Arts di New York:
    lavora per la conservazione di opere d’arte e beni culturali.
  • Chimico/a cosmetologo/a:
    è coinvolto nella preparazione e applicazione di prodotti cosmetici.
  • Chimico/a forense nei RIS – Carabinieri o per la Polizia di Stato:
    si occupa di analisi di laboratorio su campioni biologici, polvere da sparo, sostanze stupefacenti e altre indagini di interesse nell’ambito.
  • Divulgatore/ Divulgatrice o Comunicatore/Comunicatrice Scientifico/a:
    può lavorare negli Uffici Stampa e Comunicazione di enti nazionali (come ASI – Agenzia Spaziale Italiana, INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) oppure nel mondo dell’editoria (per quotidiani o riviste come Le Scienze).

Per approfondire meglio ognuna di queste possibilità, consiglio la lettura delle “Fonti” alla fine dell’articolo. Per concludere, è chiaro che con una laurea in Chimica le possibilità lavorative sicuramente non mancano. È fondamentale cercare e informarsi con entusiasmo e forza di volontà per trovare il lavoro che meglio si adatta alle nostre esigenze e passioni.

Rubrica a cura di Generazione Stem

Fonti

L’autrice

Valeria Ferrara è laureata in Chimica, curriculum in Chimica Organica e Biomolecolare. Attualmente lavora come Chimico Organico presso un ente di ricerca, dove vengono sviluppati e testati materiali innovativi in ambito biomedico. Nel 2022 ha svolto la sua tesi magistrale come Research Intern allo Zernike Institute for Advanced Materials a Groningen, nei Paesi Bassi. Come comunicatrice della scienza cerca di trasmettere curiosità e spirito critico tramite i suoi contenuti, perché crede che questi siano due aspetti portanti per comprendere la realtà che ci circonda.